CONTRIBUTI SCIENTIFICI
Nuove scoperte nell'astronomia gravitazionale: coinvolti Virgo e la fasanese Elena Cuoco
Diffuso in diretta l'annuncio della rivelazione di onde gravitazionali e di segnali luminosi dalla fusione di due stelle di neutroni
FASANO – Questo pomeriggio (lunedì 16 ottobre), l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) hanno presentato, in diretta streaming e in modo ufficiale, importanti nuove scoperte nell'ambito dell'astronomia gravitazionale.
Dopo l'attribuzione del Nobel per la Fisica 2017 ai fisici Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne per i “loro contribuiti decisivi legati all'osservatorio LIGO e alla rilevazione delle onde gravitazionali”, ecco che è stata annunciata un'altra sensazionale notizia che coinvolge ancora una volta il Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO) negli Stati Uniti e il rivelatore Virgo, sito in Italia (gestito dall'European Gravitational Observatory) dove, ricordiamo, lavora anche la scienziata fasanese Elena Cuoco. Dunque una scoperta di fondamentale rilevanza per il mondo della Scienza, nella quale siamo orgogliosi di annoverare il contributo della nostra concittadina, in questi giorni impegnata a Barcellona per convegni sui risultati raggiunti dalla collaborazione tra Virgo e LIGO.
Di cosa si tratta in sintesi? Per la prima volta, gli scienziati hanno rivelato direttamente sia onde gravitazionali (increspature dello spazio-tempo) che segnali luminosi dalla spettacolare fusione di due stelle di neutroni. Mai prima d'ora, un evento cosmico era stato osservato sia con le onde gravitazionali che con la luce. La scoperta è stata fatta appunto utilizzando LIGO e Virgo, e circa 70 osservatori a terra e nello spazio. Le stelle di neutroni sono le più piccole e dense stelle conosciute e si formano quando stelle massicce esplodono in supernovae. Mentre queste due stelle di neutroni spiraleggiavano insieme, hanno emesso onde gravitazionali che sono state rivelabili per circa 100 secondi; quando si sono fuse, è stato emesso un lampo di luce sotto forma di raggi gamma che è stato visto sulla terra circa due secondi dopo le onde gravitazionali. Nei giorni e nelle settimane che hanno seguito la collisione, altre forme di luce, o radiazione elettromagnetica (inclusi raggi X, ultravioletti, visibili, infrarossi e onde radio), sono state rilevate. Le osservazioni hanno dato agli astronomi un'opportunità senza precedenti per studiare la collisione di due stelle di neutroni.
«Dal punto di vista della fisica e dell'astrofisica questo è un evento di straordinaria portata – ha confermato Elena Cuoco a Osservatoriooggi –. Perché finora abbiamo registrato eventi solo da buchi neri, dalle stelle di neutroni non si era mai visto nulla. Questa rivelazione, dal mio punto di vista, ha una portata scientifica anche più ampia rispetto agli eventi rivelati solo attraverso le onde gravitazionali. Una sequenza perfetta di rivelazioni nella fisica che hanno permesso di raggiungere questo grande evento: si apre un capitolo nuovo dell'astronomia ed ecco spiegata anche la risonanza mediatica che gli viene data. Adesso si aprirà un'era per l'astrofisica».
I risultati di questa scoperta saranno pubblicati oggi stesso sul giornale «Physical Review Letters». Si tratta di un raro evento che trasforma la comprensione del funzionamento dell'universo. Il segnale gravitazionale è stato inizialmente rivelato il 17 agosto alle 14:41 ora italiana; la rivelazione è stata fatta dai due rivelatori gemelli LIGO, situati a Hanford, nello stato di Washington, e a Livingston, in Luisiana. L'informazione fornita dal terzo rivelatore, Virgo, situato nei pressi di Pisa, ha permesso un miglioramento nella localizzazione dell'evento cosmico. “Questo risultato è un grande esempio di efficacia del lavoro di squadra, dell'importanza della coordinazione e del valore della collaborazione scientifica” ha aggiunto il direttore di EGO Federico Ferrini. “Siamo entusiasti di aver ricoperto il nostro rilevante ruolo in questa straordinaria sfida scientifica: senza Virgo, sarebbe stato molto difficile localizzare la sorgente delle onde gravitazionali”.
di Angelica Sicilia
16/10/2017 alle 15:12:07
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