CALAMITA' NATURALE
La Cia di Brindisi chiede lo stato di calamità per la siccità
La richiesta è stata inoltrata dal presidente provinciale, Giannicola D'Amico.
FASANO - Con una nota inviata alla sede brindisina dell'Ufficio Provinciale all'Agricoltura della Regione Puglia, il presidente provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Brindisi, Giannicola D'Amico, ha sollecitato la verifica dei danni effettivi presenti sul territorio provinciale per il conseguente riconoscimento dello stato di calamità a causa della persistente siccità che, ormai, ha messo in ginocchio l'agricoltura, già di per sé attanagliata da una crisi economica senza precedenti.
I cambiamenti climatici, infatti, stanno ulteriormente pregiudicando il comparto agricolo. All'aumento esponenziale dei costi aziendali – per l'approvvigionamento di carburanti, energia elettrica, mangimi e attrezzature - si aggiungono ora i cali produttivi provocati dalla siccità che in questa estate l'ha fatta da padrone. Nelle campagne si sta vivendo una situazione davvero difficile.
Le avverse condizioni climatiche stanno portando a una generalizzata contrazione dei volumi prodotti che supera il 30 per cento.
A complicare ancora di più la vita nei campi ora è il caldo asfissiante di questa estate di fuoco, che oltre a distruggere intere produzioni sta creando non pochi problemi nelle campagne a causa anche degli incendi che in molte zone hanno distrutto interi seminativi, oliveti secolari e vigneti.
“Il caldo torrido di questi mesi estivi – dichiara il presidente provinciale della Cia di Brindisi Giannicola D'Amico - ha causato una forte contrazione delle produzioni vitivinicole, orticole e frutticole con grossi costi aggiuntivi per le irrigazioni, ed in molti casi i produttori non potendo far fronte a tali aumenti di spese hanno dovuto abbandonare le colture. Inoltre, anche per il comparto olivicolo si prevedono cali ingenti di produzione, con una contrazione abbondantemente al di sopra del 30%, con forti ripercussioni sui bilanci delle aziende agricole e con notevoli riduzioni di forza lavoro da impiegare nelle varie operazioni colturali. È necessario che le istituzioni competenti, sia a livello nazionale che regionale, attivino con urgenza la procedura volta alla dichiarazione dello stato di calamità naturale. Abbiamo, inoltre, chiesto alla Regione Puglia che vengano rilasciati dei supplementi straordinari di assegnazione di carburante agricolo per far fronte alle irrigazioni di soccorso che si stanno effettuando su tutto il territorio provinciale”.
di Redazione
30/08/2012 alle 15:52:06
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