ASSEMBLEA PUBBLICA
Nessun accordo tra Comune di Fasano e Halveare: resta in fase di stallo il progetto di parco giochi nella villa comunale
La rete di associazioni non ci sta a passare tutto nelle mani dell'ente comunale e chiede ulteriori chiarimenti all'ufficio tecnico
FASANO – Si è tenuta ieri sera (martedì 3 ottobre) al Laboratorio Urbano di Fasano, la pubblica assemblea promossa da l'Halveare per discutere della realizzazione dei lavori di riqualificazione dell'area giochi del Parco della Rimembranza e della collaborazione tra la stessa rete associativa e l'Amministrazione Comunale. L'assemblea si era resa necessaria alla luce della diatriba sorta tra le parti a causa di polemiche sfociate in comunicati stampa e commenti sui social network che avevano lasciato adito a sospetti che si sono voluti immediatamente fugare. Nell'incontro, il coordinatore del progetto Francesco Trapani ha illustrato ai presenti i dettagli della documentazione integrativa richiesta dal Comune lo scorso 4 settembre. In poche parole l'ente comunale ha chiesto che la rete presentasse il progetto esecutivo del parco giochi inclusivo che dovrebbe nascere nella villa. Una richiesta che ha spiazzato tutti in quanto, come hanno sottolineato i tecnici volontari dell'Halveare, "il livello di progettazione esecutiva necessita di prestazione professionale non eseguibile in termini di volontariato poiché dotata di complessità non proporzionata all'intervento privato in oggetto nonché onerosa in termini economici e di tempo. La progettazione inoltre sottrarrebbe importanti fondi al progetto con conseguente riduzione delle lavorazioni".
Proprio per far chiarezza la relazione ha ripercorso l'iter a partire dall'approvazione del progetto nel 2013 da parte della Regione nell'ambito del bando regionale Puglia Capitale con relativo atto regionale di ammissione al finanziamento, proseguendo quindi con la manifestazione d'interesse espressa dal Comune di Fasano per l'adesione al programma, comprendente l'attuazione di tre proposte di sostegno con e per le famiglie: Giochi senza barriere, stessi giochi stessi sorrisi; Famiglie Solidali e Città vecchia, città nuova, e con l'accordo di programma sottoscritto tra i partner. Si è arrivati quindi alla sezione relativa alla dettagliata definizione delle attività svolte e sulla gestione dei fondi destinati alla realizzazione del programma, distinguendo tra risorse derivanti da finanziamento pubblico, risorse provenienti dai partner e risorse derivanti dalle raccolte fondi. Nella stessa relazione, comunque, vi erano anche le proposte che la rete era chiamata a scegliere. La prima era quella avanzata dal coordinatore Trapani che "al fine di non prolungare ulteriormente i tempi di realizzazione dell'opera, senza certezza di previsione e per non sottrarre fondi alla realizzazione delle opere, proponeva di mettere a disposizione dell'Amministrazione, previa convenzione, la documentazione progettuale fin ad ora redatta nonché i fondi raccolti per l'esecuzione delle opere. In tal caso, l'Amministrazione svolgerebbe internamente la progettazione esecutiva senza necessità di approvazione alcuna e di conseguenza sarebbe il soggetto esecutore dell'opera pubblica". Al contempo, Trapani chiariva che tale soluzione necessitava del consenso della rete del programma.
Di questa idea era appunto anche l'assessore Leo De Leonardis, intervenuto al posto del sindaco (assente per motivi istituzionali), che ha anche ribadito la necessità di un nuovo progetto esecutivo. «Il direttore dei lavori non può essere nominato dal Comune perché così si dovrebbe rendicontare l'opera – ha sottolineato Deleonardis –. Per semplificare il tutto sarebbe opportuno stipulare una convezione con l'Halveare che porti ad una “inversione di ruoli”: il progetto dovrebbe passare nelle mani dell'Amministrazione che potrebbe effettuare l'opera pubblica. Si parte da due punti certi: lo stanziamento dei 48mila euro per l'acquisto dei giochi già versato al 50% e un ulteriore stanziamento di somme con delibera di giunta pari a 2500 euro nel dicembre del 2016 per implementare l'illuminazione».
Ma questa proposta non ha trovato proseliti nella rete. Infatti anche i partner del progetto hanno avuto modo di esprimere la propria opinione in brevi interventi. Il primo è stato Giacomo Rosato (non nelle vesti di consigliere comunale) il quale ha ribadito la sua contrarietà a che tutto passasse nelle mani del Comune e ha proposto che l'ente comunale al massimo potrebbe elargire un nuovo finanziamento alla rete in modo che questa possa finanziare il progetto esecutivo e passare alla realizzazione dell'opera. Anche tutti gli altri rappresentanti delle associazioni presenti si sono detti contrari a che tutto passasse interamente nelle mani del Comune. Si vuol continuare sul percorso della cittadinanza attiva cominciata anni fa con sacrifici e tanta passione. C'è chi, come l'ex sindaco Lello Di Bari ha anche affermato che se ciò avvenisse pretenderebbe indietro il contributo offerto. Ci sono anche stati momenti in cui la diatriba tra i presenti e l'assessore Deleonardis si è accesa ulteriormente anche se i toni sono rimasti civili. Alla fine la rete Halveare ha deciso di inviare la relazione letta durante la serata ma di chiuderla chiedendo al Comune cosa intenda come progetto esecutivo e le norme giuridiche relative alla richiesta in modo che si possa far chiarezza definitiva su questo passaggio che, alla luce dei fatti, sta impantanando il progetto. L'alternativa a che tutto passi in mano al Comune, infatti, è che la rete realizzi il progetto esecutivo (ma ci vorrebbero altri fondi e quindi dovrebbero passare altri mesi prima di cominciare i lavori) lasciando il Comune di Fasano nel ruolo di partner.
Insomma le parti dovranno nuovamente confrontarsi dopo che il settore tecnico comunale (assente ieri sera) darà le giuste delucidazioni alla rete. Ma non è detto che anche dopo la situazione si sblocchi. L'impressione che la burocrazia possa ulteriormente rallentare la realizzazione del parco è forte.
di Redazione
04/10/2017 alle 06:11:32
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