AUMENTA LA PAURA
Casi di Xylella a Ostuni e Cisternino: sale la paura anche a Fasano
I focolai scoperti nei Comuni confinanti con il territorio fasanese fanno temere il peggio mentre il batterio è più veloce dell'attività politica
FASANO - Mentre prosegue il rimpallo di responsabilità per i ritardi con cui si è fronteggiata la batteriosi e per l'ennesimo rinvio di Bruxelles sulla votazione per il reimpianto, la xylella fastidiosa prosegue indisturbata nel suo cammino, continuando a guadagnare sempre più spazi e a mettere sotto scacco altre importanti porzioni di territorio. Grazie all'intensa attività di monitoraggio, l'unica cosa certa che al momento sta dando i suoi frutti, sono stati scoperti tre nuovi focolai, tutti nel Brindisino: uno a Ceglie Messapica, che ricade nella zona di contenimento, uno a Cisternino e uno a Ostuni, entrambi rinvenuti nella fascia cuscinetto. Per fortuna, stando a quanto rivelano fonti regionali, non ci sono ulivi monumentali, per cui si potrà procedere a tamburo battente, così come pretende l'Europa, con l'abbattimento delle piante malate, fonti di inoculo, e di quelle sane anche nei cento metri». L'accertamento dei focolai è stato certificato dai campionamenti e dall'incrocio dei dati analizzati in più laboratori, come prevede la normativa. Procedura che consente, già a partire dai prossimi giorni, di procedere con i tagli, operazione necessaria per impedire l'eventuale espansione dell'epidemia nel Nord della Puglia e, magari, anche fuori regione. Per questo le squadre di agenti fitosanitari, in forza all'Arif (Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali), stanno monitorando quotidianamente anche i territori della zona indenne, fino a Bari e a Foggia, per verificare, tramite analisi e campionamenti, l'eventuale presenza di xylella.
Ma i casi di Ostuni e Cisternino fanno temere il peggio anche per Fasano. Il monitoraggio ha interessato anche il nostro territorio ma, al momento, non vengono segnalati casi, ma l'attenzione resta alta e la paura, per i tanti produttori olivicoli del terriorio, tanta. Intanto, in attesa che il Comitato Ue si riunisca di nuovo il 18 e il 19 ottobre, per votare finalmente il via libera al reimpianto, la Regione Puglia viene incontro alle richieste di aiuto degli olivicoltori e rende disponibili i 5 milioni del pacchetto dei fondi per lo sviluppo e per la coesione. È già pronta una delibera che andrà in giunta nei prossimi giorni, con la quale si approverà una sorta di bando pubblico per stanziare le risorse destinate esclusivamente alle aziende olivicole e ai frantoi. Il bando saranno chiariti tutti i criteri per i beneficiari, quante risorse saranno assegnate, quelli saranno i criteri per la selezione nel caso in cui le richieste dovessero essere moltissime. Infine, un'altra novità: sono anche in dirittura d'arrivo le risorse previste per la calamità naturale. In questi giorni è stato ultimato l'inserimento dei dati da parte dei Comuni, ora entro i primi di ottobre i tecnici potranno caricare le pratiche di danno. Il governo regionale spera di poter cominciare a liquidare le somme tra la fine del mese di ottobre e i primi di novembre. Non resta ora che incrociare le dita, ben sapendo che di tempo a disposizione per confinare la batteriosi, come dimostrano i tre nuovi focolai scoperti nel Brindisino, ne è rimasto veramente poco.
di Redazione
28/09/2017 alle 06:35:00
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