COLPO DI SCENA
Concorso 'chiacchierato' per vigili urbani a Fasano: il segretario generale dà ragione a Lello Di Bari
A quanto pare il dirigente Fernando Virgilio non poteva negare gli atti concorsuali all'ex sindaco in quanto consigliere comunale
FASANO - Continuano i colpi di scena nella vicenda riguardante il concorso per due posti da tenente nel Corpo di Polizia municipale di Fasano. Infatti è di ieri (mercoledì 20 settembre) una nota del segretario generale del Comune di Fasano Alfredo Mignozzi con cui sostanzialmente lo stesso dà ragione all'ex sindaco Lello Di Bari. Quest'ultimo, in qualità di consigliere comunale, ha diritto ad avere, dato che ne ha fatto richiesta nelle sue vesti istituzionali, gli atti concorsuali. "In merito al diniego di accesso agli atti - scrive Mignozzi a Di Bari -, il Comandante della Polizia locale ha eccepito che si tratterebbe di una richiesta meramente strumentale e non proporzionata, che interferisce sull'ordinato andamento delprocedimento concorsuale in itinere. Relativamente al diritto di accesso agli atti e alle modalità con cui consentire ad un consigliere comunale l'accesso l'articolo 43, comma 2, del decreto legislativo del 18 agosto del 2000 riconosce in modo puntuale ai consiglieri comunali il diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all'espletamento del proprio mandato".
Il segretario, per di più, spiega come la giurisprudenza abbi costantemente sottolineato che le informazioni acquisibili debbano considerare l'esercizio del munus di cui ciascun consigliere comunale è individualmente investito perpoter operare una compiuta valutazione della correttezza e dell'efficacia dell'operato dell'Amministrazione comunale. Ma sempre il segretario generale spiega come questo diritto incontra il divieto di usare i documenti per fini privati o comunque diversi da quelli istituzionali essendo tenuto, il consigliere comunale, al segreto d'ufficio. Così proprio il segretario pare abbia fornito al consigliere Di Bari le determine e le delibere relative al concorso ormai finito sotto i riflettori anche della Procura della Repubblica ma ha anche spiegato che "gli ulteriori atti richiesti, non in mio possesso - scrive il segretario generale - e non avendo poteri di avocazione o sostituzione nei confronti dei Dirigenti, si invita il Comandante della Polizia locale a rivalutare il suo diniego ed eventualmente, onde evitare un eccessivo aggravio alla corretta funzionalità dei propri uffici, a concordare con il consigliere richiedente le modalità più consone per garantire il soddisfacimento dell'istanza di accesso".
La nota inviata dal segretario generale Mignozzi all'ex sindaco Lello Di Bari è stata anche trasmessa alla Prefettura di Brindisi al fine di poter ricevere un parere in merito ad eventuali lesioni alle prerogative dello stesso consigliere Di Bari. Infine pare che il sindaco Francesco Zaccaria abbia scritto anche agli altri membri della commissione giudicante del concorso col quale chiede se non sia il caso di sospendere proprio il concorso stesso non essendoci state le preselezioni come prevede la legge. Insomma, nubi continuano ad addensarsi su questa vicenda.
di Redazione
21/09/2017 alle 06:04:14
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