Calvario all'ufficio tributi di Fasano: il racconto di un lettore

FASANO - Un ufficio tributi, quello appena istituito dal Comune di Fasano dopo l'internalizzazione del servizio di riscossione, che deve essere decisamente migliorato secondo quanto racconta un lettore di Osservatoriooggi che ha inviato una lettera in cui racconta lasua esperienza allo sportello- "Segnalo un'ennesima disfunzione della nostra amministrazione che, se sottovalutata, potrebbe creare parecchie noie ai contribuenti di Fasano - scrive nella lettera il nostro lettore -. Essendo variato il mio stato di famiglia, con una diminuzione del numero di componenti, mi sono recato all'Ufficio Tributi per chiedere la revisione dell'avviso di pagamento della Tari. Secondo l'idea che mi ero fatto, si doveva trattare di un procedimento rapido e mi sono presentato, fiducioso, con il nuovo certificato di residenza del familiare che ha lasciato la famiglia di origine. La gentile impiegata mi ha spiegato, invece, che dovevo stilare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del nuovo stato di famiglia. Ovviamente, niente facsimile. Per fortuna ho fatto qualche studio e possiedo un pc. Quindi ho ringraziato e salutato. Dopo due giorni mi presento nuovamente all'ufficio munito dell'autodichiarazione e della copia del documento d'identità. L'impiegata mi blocca davanti alla porta (e la privacy?) e mi chiede dove sia la lettera di accompagnamento dell'autocertificazione. In realtà si doveva trattare di una istanza scritta di revisione del provvedimento Tari 2017. Anche in questo caso, niente facsimile. Per evitare di tornare, chiedo l'indirizzo della Pec ma l'impiegata non riesce a trovarlo. In compenso mi fornisce il suo indirizzo di posta elettronica, forse inconsapevole del fatto che solo la posta spedita ad un indirizzo Pec ha la medesima validità di una raccomandata. In compenso mi ha rassicurato informandomi che l'indirizzo di posta certificata l'avrei trovato sul sito del Comune.

Ho ringraziato e salutato -continua la nota -. Una volta a casa, ho stilato l'istanza e mi sono apprestato ad andare alla ricerca sul sito web del Comune del fantomatico indirizzo pec. Senza troppe speranze, però, perché mi chiedevo: se l'impiegata stessa non è riuscito a trovarlo, come ci potrò riuscire io? Comunque, dopo qualche clic di troppo, alla voce I nostri uffici-Ufficio entrate trovo: risorse.comunefasano@pec.rupar.puglia.it. L'indirizzo mi è sembrato un po' generico per il mio scopo, allora decido di recarmi nuovamente all'Ufficio Tributi. Qui, per diversi minuti e in orario di apertura al pubblico, sono stato costretto ad ascoltare una accesa discussione tra addetti ai lavori che coinvolgeva una tale Scia, in paziente attesa e in compagnia di uno scandalizzato dipendente comunale in pensione. Liquidata la Scia, è comparsa la solita gentile impiegata che, sempre sulla porta, dando una ulteriore rapida occhiata alla mia documentazione, mi informa che devo protocollarla all'ufficio al primo piano, ma mi consiglia di fare prima una copia dell'istanza che varrà come ricevuta. Ho pensato che forse l'ufficio, oltre a non avere un proprio protocollo, forse non disponeva di una fotocopiatrice, ed ho provveduto per conto mio. Alla fine ho protocollato! Ora, senza voler mancare di rispetto alla gentile impiegata che, sia pure a rate, è stata gentile ed ha fatto il proprio dovere, è lecito interrogarsi su che cosa potrà succedere con l'avviso di pagamento della Tari 2018, quando una torma di cittadini poco pazienti e, in qualche caso, inferociti, affollerà l'Ufficio? Immagino che tutto il settore verrà ristrutturato, che l'Ufficio sarà dotato di una sala d'aspetto accogliente e che un efficiente sistema informatico permetterà di eseguire operazioni semplici, come la mia, in tempo reale. Sognare non costa niente".