Installati segnali di divieto di sosta alla stazione e i pendolari si ribellano

FASANO – Svenduti ad esigenze private. La denuncia arriva da un gruppo di pendolari di Fasano (lavoratori e studenti che si recano giornalmente a Bari, Brindisi o Lecce) infuriati per via dell'installazione di segnali di divieto di sosta sul rettilineo che porta alla stazione ferroviaria di Fasano. «Siamo stati letteralmente venduti a un privato che ha realizzato un parcheggio con l'assenso del Comune – dicono -. Fin qui nulla da eccepire se si offre un servizio al cittadino. Ma i nostri amministratori hanno pensato bene di obbligare tutti i pendolari a diventare clienti di questo parcheggio, pena multe a raffica per divieto di sosta con cartelli installati il 24agosto su un rettilineo dove si è sempre parcheggiato da quando esiste la stazione. Tutto questo perché occorreva trovare dei clienti per questo nuovo imprenditore.

Morale, la benzina aumenta, gli stipendi bloccati dal 2009 e fino al 2014, non si riesce a vivere e il nostro Sindaco Lello Di Bari ha pensato bene di costringerci a sborsare ulteriore denaro per poter recarsi al lavoro. Chiaramente non esiste un servizio pubblico efficiente per raggiungere la stazione e alcuni autobus hanno l'orario di partenza cinque minuti prima che arrivi il treno, per cui tornano vuoti». Questo denunciato è l'ennesimo problema sorto per quanto concerne le auto alla stazione ferroviaria. Qualche mese fa molti cittadini denunciarono alcuni strani episodi di vandalismo nei confronti delle loro auto parcheggiate lungo la strada dove ora sono stati posti i segnali di divieto. Carrozzerie rigate, specchietti e vetri rotti erano diventati una costante senza che venissero mai scoperti gli artefici di queste bravate.