Fasano città dei 'semafori spenti': lentezza burocratica o negligenza dirigenziale?

FASANO - Si è scritto tanto sull'argomento ma sembra che serva davvero a poco. Probabilmente si attende che ci scappi il morto dopo di che qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Ironicamente Fasano viene ormai definita la città dei "semafori spenti". Tranne qualche impianto isolato quasi tutti, da mesi, sono ormai spenti rendendo la viabilità cittadina un vero e proprio far west. Da qualche giorno anche quello posto all'altezza della Vernisina ha smesso di funzionare e in piena estate è davvero un'assurdità considerato che per immettersi sulla Statale 172, per gli automobilisti provenienti dalla Selva di Fasano o Alberobello, diventa una roulette russa. L'incrocio tra via Roma e corso Garibaldi o quello trala stessa via Roma e via dell'Artigianato mettono a dura prova la sicurezza di automobilisti e pedoni. Ma di fronte a questa situazione viene spontaneo porre delle domande. Ma di chi è la colpa di tutta questa situazione? E' una lentezza degli uffici comunali oppure è una vera e propria negligenza dirigenziale di chi deve sovrintendere a tutto questo?

Per un motivo o l'altro fa specie il silenzio della politica sulla questione. Va bene che i dirigenti hanno il coltello dalla parte del manico sulla preparazione di gare anche relative alla semplice manutenzione ma non pensiamo che sindaco e assessori non abbiano voce in capitolo. Oltre tutto se un dirigente non espleta in pieno il proprio dovere è compito dell'Amministrazione comunale prendere provvedimenti. A Fasano, invece, sembra che tutto sia dovuto e che mesi e mesi di semafori spenti siano la normalità e non, invece, una brutta pagina di amministrazione.