NOTA POLEMICA
Le associazioni animaliste si oppongono alla privatizzazione dei canili
Dura nota dei sodalizi di tutta la Regione contro la decisione del Governo Emiliano: partecipano alla protesta anche associazioni fasanesi
FASANO - Si è svolta a Bari il 27 Luglio scorso presso la sede della Regione Puglia, un incontro informale tra la sottocommissione al randagismo, composta dal presidente Paolo Pellegrino ed i consiglieri regionali Marco Galante, Gianluca Bozzetti, e Cosimo Borracino, ed i coordinamenti delle Associazioni Animaliste dell'intero territorio regionale. L'incontro sollecitato dalle Associazioni e da alcuni consiglieri regionali è stato programmato con l'intenzione di esporre nel dettaglio le riflessioni, preoccupazioni ed il dissenso in merito alle proposte di modifica presentate in Regione sulla L.R 12/95 in materia di tutela e benessere degli animali da affezione.
Tale legge prevede attualmente che “la gestione dei canili sanitari è affidata ai Comuni” e che “i rifugi, oltre che dai Comuni in cui ricadono territorialmente, possono essere gestiti da Enti ed Associazioni riconosciute ed iscritte all'Albo regionale delle Associazioni per la protezione degli animali. In seguito all'intervento della Corte Costituzionale, che con sentenza n. 285 del 2016 ha permesso l'apertura delle gare d'appalto per la gestione dei canili-rifugi anche ad enti privati, la Giunta Emiliano non si vuole limitare solo ad “aggiungere” quanto disposto dalla suddetta sentenza, ma ha intenzione di apportare delle modifiche sostanziali che sono destinate a stravolgere la legge stessa ed i suoi obiettivi, mirando a favorire la costruzione di canili a gestione esclusivamente privata ed eliminando la funzione di vigilanza attualmente demandata non solo alla Asl ma anche alle Guardie Zoofile Regionali ed alle Associazioni.
"Noi associazioni animaliste di tutta la Puglia - si legge in una nota -, riunite in coordinamenti provinciali a cui hanno aderito senza esitazione alcuna anche le associazioni di Fasano (Ugda Ufficio Garante dei diritti degli animali, Quattrozampe nel Cuore, Anpana), abbiamo più volte spiegato che non è opportuno modificare in maniera così radicale una Legge Regionale i cui obiettivi, ossia la tutela ed il benessere degli animali da affezione, sono ben definiti ed efficaci in quanto volti a debellare il fenomeno del randagismo definendo altresì le linee di prevenzione dello stesso. Si puntualizza che la stessa legge oggetto di modifica di fatto sino ad ora non è stata applicata nella sua interezza per inadempienza degli organi istituzionali preposti, in primis i Comuni, non portando di conseguenza ad una risoluzione dei problemi causati dal fenomeno del randagismo. Ci chiediamo come mai vi sia la volontà caparbia di modificare tale legge anziché fare in modo che venga semplicemente rispettata ed applicata. Noi Associazioni siamo tutte coese nel sostenere che ci si deve solo attenere a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale con la sua sentenza e siamo contrari ad ogni proposta di modifica che va oltre tale contenuto. Come si può pensare di debellare il fenomeno del randagismo chiudendo i cani in nuovi canili, addirittura a gestione completamente privata? Come si può pensare che queste modifiche possano essere una scelta conveniente per il territorio della Regione già oberato da una spesa di ben 27 milioni di euro per mantenere i cani presenti nei canili del territorio? Con tali proposte non si fa altro che aumentare la spesa pubblica, con l'aggravante che per l'impresa privata i cani rappresentano una quota di utile giornaliero e pertanto vi rimarranno rinchiusi a vita!!! In particolare le proposte avanzate dai consiglieri Pellegrino e Romano del Pd fanno intendere chiaramente che non c'è nessuna volontà precisa di risolvere il problema del randagismo nella Regione Puglia: difatti in nessuna loro proposta si parla di prevenzione del fenomeno randagismo che invece risulta essere l'unica via per ridurre l'entrata e la permanenza dei cani in canile, prospettando un futuro in cui i canili possano finalmente scomparire.
La prevenzione si attua - continua la nota -, come gia' cita la Legge Regionale che si intende modificare, con applicazione di microchip/ iscrizione ad anagrafe canina; sterilizzazione; campagne di adozione dei cani ospitati nei canili; controlli sistematici e costanti da parte degli organi competenti a cui noi aggiungiamo sensibilizzazione e formazione dei cittadini. Da quello che abbiamo ascoltato, il presidente Pellegrino, consapevole che il problema del randagismo sarà ancora una volta volutamente non risolto, ha chiaramente espresso la volontà di voler mantenere invariata la sua proposta di modifica alla legge non tenendo conto alcuno delle osservazioni fatte da tutte noi associazioni che da sempre ci confrontiamo sul campo con il problema del randagismo, del quale conosciamo ogni aspetto. Ricordiamo che i tavoli di confronto con gli addetti ai lavori possono svolgere un ruolo fondamentale nella risoluzione dei problemi del territorio, che spessissimo invece non vengono risolti per incapacità di chi legifera o per perseguire solo interessi privati che nulla hanno a che vedere con il ruolo che all'Amministratore è stato affidato dai cittadini. Invitiamo pertanto il Presidente Pellegrino a fare tesoro dell'incontro con le associazioni per meglio redigere un testo attenendosi strettamente alla sentenza della Corte Costituzionale, di cui tutti dobbiamo prendere atto e alle norme nazionali già esistenti in materia".
di Redazione
02/08/2017 alle 01:11:15
Leggi anche:
Attualità
Attualità
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela