PROFESSIONISTI AL LAVORO
Nasce lo statuto della fondazione comunale per la sanità a Fasano
E' l'avvocato Dino Musa che si è assunto il compito di predisporre l'atto costitutivo della fondazione che si occuperà dell'assistenza sanitaria locale
FASANO - Come la collettività locale può riappropriarsi della gestione delle politiche sanitarie, soprattutto per quelle prestazioni a media e bassa intensità assistenziale che rappresentano l'80% della richiesta? Nello scorso mese di gennaio il presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Brindisi, il fasanese Emanuele Vinci, lanciò l'idea della costituzione di una fondazione: progetto che fu presentato alla città nel corso di un incontro promosso dal mensile Osservatorio, nel mese di aprile, nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso. In che cosa consiste questo progetto? Far gestire l'assistenza sanitaria alla comunità locale, attraverso la creazione di una Fondazione. Questa proposta parte dalla considerazione che ormai perl'opinione pubblica il sistema sanitario nazionale offre sempre meno: dalla chiusura degli ospedali, alle limitazioni dell'uso dei test diagnostici, all'uso delle medicine. La gente non si riconosce più nel sistema sanitario pubblico. Allora, se il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione deve essere un diritto di partecipazione non solo del singolo cittadino, che deve contribuire alla gestione del suo percorso di cura nel rinnovato rapporto medico-paziente, ma anche della comunità che deve riacquistare la gestione dei percorsi assistenziali.
Ora quell'idea comincia a prendere corpo. Fra coloro che hanno preso a cuore l'idea lanciata dal dott. Emanuele Vinci vi è anche l'avvocato Dino Musa che si è assunto l'onere di redigere lo statuto per la costituzione di questa fondazione. "Quella della fondazione è un'idea che a me piace - sottolinea Musa -. Da tempo sono convinto che la sanità debba essere gestita anche a livello locale. L'idea dell'ospedale di comunità o assistenza intermedia non è una novità assoluta, in quanto è già stata affrontata dai primi anni '90 in altre realtà, come ad esempio nell'Emilia dove la sanità viene gestita in questa maniera e funziona. D'altronde è evidente che l'ospedale nonsia più quello di una volta. Oggi bisogna ragionare non solo in termini di eccellenza, ma anche in termini di tutela. E la tutela la puoi garantire solo nei centri in cui si può erogare a 360 gradi il massimo dell'assistenza. Se non si riesce a finire la migliore assistenza immediatamente partono richieste risarcitorie. Ciò, quindi, non permette neanche ai medici di operare nel massimo della tranquillità".
In questo suo compito l'avvocato Musa ha anche il supporto dell'Amministrazione comunale dato che lo stesso sindaco Francesco Zaccaria pare lo abbia chiamato invitandolo a stringere i tempi. "E' necessario concretizzare l'idea con un atto formale - aggiunge l'avvocato Musa -, perché il cittadino capisca che si tratta di una cosa seria e non delle solite parole buttate al vento". Lo statuto potrebbe essere pronto già a fine luglio dopo di che toccherà alla politica farlo proprio e attuarlo.
di Redazione
12/07/2017 alle 06:08:49
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