FORTE DENUNCIA
Tagliati servizi destinati ad anziani malati: la denuncia dei Circoli Nuova Fasano
I consiglieri Gina Albanese e Antonio Scianaro hanno presentato un'interrogazione per capire come mai si è giunti a tutto questo
FASANO - Il direttore del Consorzio Ciisaf UBaldo Pagano taglia servizi destinati a persone allettate e in gravi condizioni di salute e i Circoli Nuova Fasano, nelle persone dei due consiglieri comunali Antonio Scianaro e Gina Albanese, presentano un interrogazione al sindaco Francesco Zaccaria e all'assessore ai servizi sociali Giacomo Maringelli.
"I sottoscritti Consiglieri Comunali Luigia Albanese e Antonio Scianaro del Gruppo Circoli Nuova Fasano, con la presente pregiano interrogare le SS.VV. con richiesta di risposta scritta, in merito: - alla comunicazione a firma del Direttore del Consorzio Dott. Ubaldo Pagano inviata ai cittadini in condizioni di disagio fruitori dei servizi Sad e Adi e residenti nel Comune di Fasano con la quale veniva comunicato loro la sospensione a decorrere dal 1° luglio dei servizi Sad-Adi o il loro drastico ridimensionamento unitamente ad altri servizi (lavanderia, ecc.); - alle ragioni che hanno portato al verificarsi di questa inaccettabile situazione; - alle azioni intraprese o che saranno poste in essere per ripristinare l'erogazione dei servizi.
Ritengono opportuno precisare - continua l'interrogazione - che la costituzione del Consorzio dei Servizi Sociali è stata voluta dalle precedenti Amministrazioni dei tre Comuni dell'Ambito e che la visione su cui si basava la creazione di questa struttura, che in altre realtà risulta essere una struttura di eccellenza, era quella di razionalizzare la spesa, creare un unico centro decisionale per garantire una programmazione più attenta al fine di reperire tutte le risorse disponibili (Regionali, Nazionali ed Europee) per elevare la qualità dei servizi offerti e per creare una parità di trattamento a tutti i cittadini dell'Ambito, oltre ad offrire servizi di consulenza e progettazione verso altre pubbliche amministrazioni attraverso il quale reperire le risorse per il suo funzionamento. Evidenziano che qualunque siano le ragioni che hanno portato al verificarsi di questa situazione le determinazioni prese dalla struttura deputata all'Integrazione ed all'inclusione sociale e dall'Amministrazione Comunale sono del tutto censurabili: - sia in merito alla tempistica con la quale sono stati avvisati i cittadini fruitori dei servizi di assistenza domiciliare. Le lettere sono state recapitate a mano, la data riportata sulle stesse ha un'intervallo compreso tra il 26 ed il 27 giugno e la data di decorrenza del termine del servizio erogato o della riduzione delle ore di assistenza è quella del 1° luglio; - sia nelle modalità dei tagli applicati che risultano essere apportati in maniera “orizzontale” senza tener conto delle diverse condizioni di disagio in cui versa ciascun cittadino o nucleo familiare affidato. Evidenziano, inoltre, che la situazione che si è venuta a creare non ha precedenti nella storia della erogazione dei servizi nel nostro Comune e per questo intendono conoscere, e far conoscere ai cittadini, quali sono le ragioni che hanno portato al verificarsi di questa situazione di “dissesto” o esaurimento finanziario delle risorse del Fondo di Azione e Coesione (Pac) I° e II° riparto, come riportato nella comunicazione a loro inviata.
Chiedono, inoltre - conclude la nota -, di conoscere quali azioni intendono prendere le Istituzioni in indirizzo al fine di ripristinare lo stato di erogazione dei servizi alle fasce deboli delle nostre Comunità e di tutelarle nel rispetto di quanto ha sancito una delle recenti sentenze della Corte Costituzionale che pur rivolgendosi ad altri livelli istituzionali stabilisce una linea di condotta alla quale per senso civico ed etico tutte le Istituzioni pubbliche dovrebbero attenersi: “La tutela del diritto alla salute non può non subire i condizionamenti che lo stesso legislatore incontra nel distribuire le risorse finanziarie delle quali dispone, con la precisazione che le esigenze della finanza pubblica non possono assumere, nel bilanciamento del legislatore, un peso talmente preponderante da comprimere il nucleo irriducibile del diritto alla salute protetto dalla Costituzione come ambito inviolabile della dignità umana […]. “ E se per rispettare il sacrosanto principio dell'inviolabilità della dignità umana, questo dovesse significare operare dei tagli su altri fonti di spesa e garantire le prestazioni di assistenza alle persone in condizioni di disagio, invitano il Sindaco ad operare tali scelte in piena trasparenza, coinvolgendo il Consiglio Comunale, ad iniziare con la convocazione della Commissione Consiliare ai Servizi Sociali tenuta colpevolmente all'oscuro di tutta questa vicenda, evidenziando che dall'insediamento di questa Amministrazione Comunale non è stata mai convocata".
di Redazione
04/07/2017 alle 06:13:12
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