Inaugurato il nuovo Dipartimento di Prevenzione a Fasano

FASANO - E' stato inaugurato questa mattina (giovedì 15 giugno), in un'ala sita al primo piano dell'ospedale "Umberto I" di Fasano (quella che era occupata dal Canonico Rossini), la nuova sede del Dipartimento di Prevenzione fasanese. I servizi erano dislocati in vari punti della città e così si è deciso di centralizzare il tutto rimettendo a nuovo i locali. L'attivita di prevenzione e promozione della salute viene svolta prioritariamente dal Dipartimento di Prevenzione che ha un ruolo di primo piano, sia come struttura deputata a raccogliere, elaborare e valutare dati epidemiologici, sia come struttura chiamata all'offerta attiva di nuove vaccinazioni, di informazione e formazione per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, degli incidenti stradali e domestici, la correzione degli stili di vita (abitudini alimentari, fumo, sostanze d'abuso) e i servizi veterinari.

A tagliare il nastro è stato il direttore generale della Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone insieme al direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl brindisina Adriano Rotunno (fasanese doc). E' stata anche impartita la benedizione da parte del priore don Sandro Ramirez. "Questa inaugurazione è un segno importante - ha spiegato Pasqualone -. Siamo riusciti in poco tempo ad avviare un percorso di riconversione dell'Umberto I e quello che vedete questa mattina è la chiara evidenza di quello che vogliamo fare. Non è semplice trasferire una serie di uffici sparsi sul territorio in un punto come questo ma è stato fatto un buon lavoro. Stiamo lavorando su tutto il resto di quelle che sono le attività previste dal protocollo d'intesa firmato con la Regione, stiamo lavorando in modo spinto con i medici di Medicina generale e prevediamo per settembre di attivare tutti quei servizi e soprattutto l'ospedale di comunità così come era previsto, appunto, dal protocollo d'intesa. Ovviamente la ristrutturazione di questa struttura dovrà seguire i tempi tecnici". Pasqualone ha anche parlato delle difficoltà legate alla mancanza di assunzioni. "Abbiamo avuto un blocco del turn-over per dieci anni - asserisce il direttore generale -.Soffriamo questa situazione di stallo che purtroppo la Regione Puglia ha subito per effetto del piano di rientro. Ora stiamo lavorando per recuperare il gap. Il piano operativo è stato approvato e hanno sbloccato il turnover e potremo quanto meno sostituire i pensionamenti e questo consentirà agli uffici di poter lavorare nel migliore dei modi".

"Abbiamo tenuto molto a questa sede - ha invece sottolineato il dott. Adriano Rotunno -. Dopo circa 30 anni di altra allocazione con la vecchia sede che non rappresentava più le nostre esigenze, ormai angusta e con tanto di fitto passivo. Abbiamo rimodernato questi locali che sono decisamente più consoni e adatti alla nostra attività oltre che alle esigenze dell'utenza a cominciare dall'abbattimento delle barriere architettoniche"