CERIMONIA EMOZIONANTE
Festa della Repubblica a Brindisi: conferite medaglie d'onore a fasanesi
In occasione del 71esimo anniversario della Repubblica sono state consegnate ai familiari di Clemente Musa e Giacomo Rosati i riconoscimenti
FASANO - Cerimonia emozionante ieri (venerdì 2 giugno), a Brindisi, in occasione della celebrazione del 71esimo anniversario della festa della Repubblica svoltasi nello scenario di una piazza Santa Teresa illuminata da un caldo sole estivo. L'occasione è anche stata anche contraddistinta dalla prima uscita pubblica a pochi giorni dal suo insediamento del nuovo prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, La manifestazione, organizzata dalla prefettura d'intesa con il Comune di Brindisi e la Brigata Marina San Marco e con il concorso dei comandi provinciali delle forze di Polizia e delle altre Forze Armate, ha visto anche la partecipazione del coro di voci bianche del 1° e 2° Circolo di Mesagne e dell'Istituto Comprensivo di San Pancrazio Salentino nonché del Complesso Musicale Municipale Città di Francavilla Fontana. Sono stati i bimbi a intonare l'inno di Mameli, durante la cerimonia dell'alzabandiera, e l'Inno alla Gioia, al termine della celebrazione.
Nel corso dell'evento sono state consegnate alcune onorificenze di cavaliere e tra queste una al fasanese Francesco Lorusso, manager della società “Franco Lorusso & Csas". Dopo l'alzabandiera ed il consueto omaggio al monumento ai Caduti con la deposizione della corona, è stata data lettura del messaggio inviato dal presidente della Repubblica ai prefetti. Inoltre sono state consegnate, alla presenza dell'assessora Luana Amati in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, le medaglie d'onore a due deceduti, entrambi di Fasano.
La prima a Clemente Musa. Nato nel 1923, ha partecipato alla Seconda guerra mondiale come radiotelegrafista del genio militare, inviato al distaccamento in Francia, dal giugno 1943, fu catturato e deportato nel settembre dello stesso anno in un lager tedesco, Stammlagwer Kgf Saarbrucken, ricongiungendosi ai suoi famigliari, a Fasano solo nel 1945, dove con orgoglio e determinazione riprese le redini dell'azienda chiusa in sua assenza. Ha ritirato la medaglia la figlia Luisa.
La seconda a Giacomo Rosati. Nel 1992, fu richiamato alla armi nel regio esercito nel gennaio del 1942. Promosso caporale ed assegnato al 9' reggimento fanteria, nel giugno dello stesso anno è destinato a Rodi al 47esimo reggimento. Il 9 settembre '43 è catturato dai tedeschi ed internato in un campo di concentramento in Germania dove viene sottoposto ai più duri lavori. Liberato dagli alleati, continuò a vivere in Germania dove nel frattempo aveva conosciuto una ragazza che successivamente sposò portandola con sé in Italia nell'ottobre del 1945. Ha ritirato il riconoscimento il figlio Diomede.
di Redazione
03/06/2017 alle 05:38:35
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