Accesso vietato nell'area 'Villa Carenza' a Savelletri: polemica di un lettore

FASANO - Con l'arrivo dell'estate ecco che cominciano ad arrivare le segnalazioni, da parte dei nostri lettori, delle prime criticità sulla costa. In questo caso riguarda gli accessi al mare. A scriverci è Gianni Lisi che protesta per una situazione venutasi a creare nell'area denominata "Villa Carenza" a Savelletri.

"Gentile Direttore - scrive Lisi -, dopo avere letto il lungo comunicato enfatico del Sig. Peccarisi, amministratore della Società interessata all'area in questione, mi permetto di rilevare e far osservare quanto segue: l'area in questione è stata sbarrata in violazione della legge Regionale n.17 del 10.4.2015, poiché viene impedito l'accesso pedonale ed in particolare l'accesso ai disabili (art.2 comma 4 l.c ); il movimento terra sull'area ha significato ammassare tutto il pietrame sparso sul terreno sul bordo battigia, consentendo addirittura che una buona parte rotolasse in mare; si tratta di area di interesse archeologico e pertanto non soggetta a concessione, né a destinazione di lido (i trucchi di precedenti amministrazioni per consentire attraverso espedienti comunque la concessione o l'autorizzazione all'impianto di lidi non saranno consentiti);vale la pena qui ricordare che il 60% del territorio demaniale marittimo è riservato a uso pubblico e alla libera balneazione (tale percentuale va calcolata al netto della porzione di costa non utilizzabile e non fruibile ai fini della balneazione) e che le aree più idonee alla balneazione vanno lasciate libere da concessioni per essere destinata alla pubblica fruizione. Esattamente il contrario di quello che è avvenuto finora. E comunque vale anche la pena ricordare che la legge in questione stabilisce anche che almeno il 50% della superficie concessa e del relativo fronte mare deve restare libera da ogni attrezzatura del gestore. Per intanto l'Amministrazione con meritevole attenzione ha affidato l'incarico per la redazione del Piano Coste comunale che consentirà di avviare un piano per l'individuazione delle aree da sottoporre ad esproprio per procedere alla gestione della costa integrata. Comunque mi preme sottolineare che ad oggi, nonostante le numerose segnalazioni, nessuno ha ritenuto di dover intervenire, per cui si è reso necessario attivare la formazione di un comitato popolare di vigilanza".

Da noi interpellato, il titolare dell'area ci ha fatto sapere che al più presto provvederà a lasciare libero lo spazio di 60 centimetri per consentire l'accesso pedonale anche ai disabili. L'ingresso a piedi, infatti, nonostante l'installazione della sbarra per impedire l'accesso alle auto, è comunque possibile. Il lido ipotizzato, al momento non è stato realizzato, in attesa delle necessarie autorizzazioni, se ci saranno. Certo, non sarà consentito l'ingresso nell'area con le auto, perché si tratta di una proprietà privata.