'Insieme per la sicurezza... fatti vivo':progetto dell'Ipsss 'L. da Vinci' di Fasano

FASANO - “Insieme per la sicurezza... fatti vivo"; questo lo slogan del manifesto del progetto scolastico di informazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale rientrante nell'ambito dell'educazione alla cittadinanza attiva promosso grazie ad una collaborazione educativa integrata tra l'Istituto Professionale Statale per i Servizi Socio-Sanitari “L. da Vinci” di Fasano, l'Asl di Brindisi e la scuola elementare “Collodi” di Fasano e conclusosi questo fine mese. Il progetto, fortemente voluto e diretto dal dirigente scolastico dell' Iiss “L. da Vinci” Maria Stella Carparelli di concerto con la dott.ssa Antonietta Mancini dell'Asl di Brindisi, coordinato per la parte esecutiva con dedizione e passione dal professore referente di progetto Flavio Fanigliulo, con la collaborazione della prof.ssa Gabriella Greco, è stato magistralmente realizzato e professionalmente eseguito dalle 26 alunne della classe II^ A dell'Ipsss capeggiate dalla responsabile di classe, l'alunna Rosa Vinci.

Le stesse sono riuscite a realizzare un successo educativo completo coinvolgendo ed entusiasmando gli alunni delle classi III^ E e III^ D (tempo prolungato) della scuola elementare “Collodi” in Fasano grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità del dirigente scolastico Gennaro Boggia che ha fatto si che la sua scuola fosse sede di sperimentazione ed esperienza di tale progetto e delle insegnanti delle rispettive classi. Le alunne della II^ A nella fase esecutiva si sono inizialmente cimentate nella strutturazione di un percorso che riproduceva quello stradale numerato per postazioni che assumevano la connotazione di caselle in cui venivano collocati i più ricorrenti segnali stradali. Oltre al segnale stradale la casella era contrassegnata dall'immagine di uno dei personaggi animati più amati dai bambini delle elementari per attrarre anche in modo ludico la loro attenzione ed il loro interesse. Ad ogni casella venivano associate due tipologie di domande tecniche (aperte e strutturate) inerenti la tematica dei comportamenti corretti da assumere per la sicurezza stradale. Questo percorso è poi stato collocato fisicamente nelle terze classi della scuola elementare “Collodi” dove gli alunni di ogni classe coinvolta sono stati suddivisi in tre squadre. Le squadre, dal punto di partenza, competevano tra loro tirando un dado aggiudicandosi così il diritto di poter proseguire nel percorso se rispondevano in modo corretto ai quesiti altrimenti subivano la penalità di restare fermi per un giro. Ad ogni quesito ai bambini era prevista la possibilità di confrontarsi tra loro stimolando l'approccio peer-to-peer per dare democraticamente la risposta ritenuta corretta. Il traguardo veniva tagliato dal pedone/caposquadra che per primo arrivava a completare l'intero percorso conseguendo come premio finale “la Patente di idoneità alla guida sicura” per l'intera sua squadra.

Tale esperienza ha permesso l'applicazione e il consolidamento dell'efficienza della didattica del topping basata sul peer-tutoring, del peer-to-peer e del role-playing sia per le alunne del professionale cimentate nel consentire la pratica del gioco e sia tra i gruppi degli alunni delle scuole elementari che giocando hanno fatto emergere una prodigiosa capacità di essere cittadini responsabili ed attenzione alle norme di comportamento per la sicurezza stradale che li circonda nel quotidiano grazie, evidentemente, al sostegno educativo in primis delle famiglie e della scuola. Risultato? Un successo, su tutti i fronti: da un lato, la ribadita magistralità delle alunne della II^ A in ogni fase di realizzazione ed esecuzione del progetto, dall'altro la stupefacente bravura e competenza in materia da parte degli alunni della scuola elementare “Collodi” nella loro veste di fruitori e destinatari, dall'altro ancora il circolo virtuoso creato dal lavorare in sinergia da parte delle Istituzioni Scolastiche “L. da Vinci” e “Collodi” e dell'Asl per il tramite dei loro rappresentanti che consentono di conclamare questo progetto sperimentale come “buona pratica” da implementarsi anche per gli anni a venire per tutti gli ordini di scuola primaria e secondaria affinché l'educazione alla cittadinanza attiva ed in particolare alla sicurezza stradale siano radicati nel vivere civile di ogni individuo.

Gabriella Greco