IMPORTANTE TRAGUARDO
Anche a Fasano si potrà esprimere la volontà sulla donazione di organi e tessuti
Il progetto 'Una scelta in Comune' è stato presentato ieri e prevede la possibilità di dare l'assenso alla donazione sulla carta di identità
FASANO – Nella serata di ieri (giovedì 25 maggio), la Sala di rappresentanza del Comune di Fasano ha ospitato un incontro pubblico sul progetto “Una scelta in Comune”. L'occasione ha permesso di anticipare un'importante traguardo: anche a Fasano, a partire dal 29 maggio, si potrà esprimere la volontà di donare organi, cellule e tessuti, direttamente all'ufficio Anagrafe, dichiarando la propria volontà sulla carta di identità, sia che venga rinnovata sia che venga fatta ex novo in modalità elettronica. La decisione sarà così trasmessa al Sistema Informativo Trapianti, la banca dati del Ministero che raccoglie tutte le dichiarazioni di donazione dei cittadini, ma si potrà ad ogni modo cambiare idea.
L'appuntamento è stato introdotto dalla consigliera comunale Domenica Marzulli, delegata dal sindaco al progetto, che si è prodigata con tenacia affinché si portasse a compimento quello che è il più grande omaggio alla vita stessa. «Devo ringraziare i dipendenti comunali che hanno seguito corsi professionalizzanti in materia, il sindaco Zaccaria che mi ha dato questa possibilità e anche il consigliere Giacomo Rosato per aver lanciato per primo questo “sassolino” dell'apertura del Comune all'accettazione delle dichiarazioni di volontà di donazione – ha detto la consigliera Marzulli –» L'assessore ai Servizi sociali, Giacomo Maringelli, ha voluto invece richiamare la testimonianza di due giovani atleti mondiali scomparsi di recente, il motociclista statunitense Nicky Hayden e la campionessa tedesca di triathlon Julia Viellehner, quali «esempi di generosità della donazione, il cui gesto è d'insegnamento per tutti noi». Molto soddisfatto anche il sindaco Francesco Zaccaria, che ha ricordato come si sia compiuta così una promessa fatta in campagna elettorale. Non solo. Il primo cittadino si è complimentato con la consigliera Marzulli per la determinazione con cui ha seguito il progetto, e ha voluto anche esprimere un sentito ringraziamento a tutte le persone che con il volontariato «rendono Fasano è più ricca e meno povera sul piano umano e spirituale».
Tra gli infaticabili volontari fasanesi spicca senza dubbio Marisa Sansonetti, storica presidente della sezione locale dell'AIDO, che da ben 28 anni porta avanti una campagna di sensibilizzazione alla donazione degli organi, puntando soprattutto ai ragazzi delle scuole, coinvolgendoli in concorsi creativi, e diffondendo informazione con tante iniziative, una delle quali si terrà domenica 28 maggio ai Portici, in occasione della 20^ Giornata nazionale della donazione. All'incontro è intervenuto il presidente dell'Aido pugliese, Vito Scarola, il quale ha rimarcato l'importanza di incontrare i ragazzi perché saranno loro a cambiare la società del futuro.
«Per un medico il momento più gratificante è l'arrivo di un organo che può salvare la vita ad un suo paziente – ha sottolineato la dott.ssa Grazia Bellanova, coordinatrice territoriale dell'Azienda sanitaria locale per la donazione –. L'Italia è la terza nazione in Europa proprio per il numero di donatori e di donazioni; il 2016 è stato un anno record perché abbiamo raggiunto circa 3.700 trapianti. Le criticità? Certo, c'è ancora un 40 per cento di opposizione alla donazione in Puglia – ha ricordato la dott.ssa Bellanova – ma dobbiamo batterci per eliminarla e far capire che dietro la morte di qualcuno si moltiplica la vita». A chiarire i dubbi sulla morte encefalica è stato Massimo Calò, coordinatore dell'attività di prelievo dell'Asl brindisina, che ha spiegato: «La morte encefalica è una diagnosi certa ed è un'assenza irreversibile di funzioni cerebrali con un mancato afflusso di sangue al cervello, dipendente da un arresto della circolazione per almeno 20 minuti; dopodiché si esegue per almeno 6 ore tutta una serie di accertamenti clinici e se si registra la contemporanea assenza dei riflessi che partono direttamente dal cervello, delle reazioni agli stimoli dolorifici, del respiro spontaneo, dello stato di coscienza e di qualsiasi attività elettrica del cervello, si ha la morte encefalica e, dunque, si attiva la possibilità del prelievo degli organi dalla persona, purché questa abbia espresso in vita la volontà di donare oppure i suoi parenti più stretti decidano di farlo per essa».
di Angelica Sicilia
26/05/2017 alle 01:16:24
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