QUESTIONE RIFIUTI
Compostaggio: 21 Comuni 'aprono' a nuovi impianti e c'è anche Fasano
La Regione Puglia è a caccia di disponibilità in vista del nuovo piano sui rifiuti: per ora manifestazioni d'interesse non vincolanti

FASANO - Nessun vincolo, né da parte della Regione e né tantomeno per i Comuni. Anche perché l'iter è tortuoso, la fase è soltanto conoscitiva, e per le barricate dei territori cìè tempo, ancor più in un settore sensibile e ad alto tasso di conflittualità qual è lo smaltimento dei rifiuti. Ma tant'è: sono 17 le amministrazioni comunali ed uno il Consorzio Asi (per un totale di 21 siti) che hanno aperto un preliminare, ma talvolta vago, spiraglio alla realizzazione di impianti di compostaggio sul loro territorio o comprensorio. L'avviso pubblico per manifestazioni d'interesse risale a dicembre e i Comuni che hanno raccolto lo spunto sono Brindisi, Fasano e Oria per la provincia brindisina; Nardò, Melpignano e poi l'Asi di Lecce (per Galatina-Soleto, Gallipoli, Lecce-Surbo, Maglie-Melpignano anche se l'avviso della Regione era indirizzato solo alle amministrazioni comunali) per quella leccese; Taranto, Castellaneta e Pulsano per quella tarantina; nel nord della Puglia aperture da Trani, San Severo, Cerignola, Noicattaro, Putignano, Andria, Carlantino, Canosa e Monteleone.
In taluni casi la documentazione è dettagliata tanto daindividuare in modo sistematico l'ubicazione o le modalità di realizzazione dell'impianto di trattamento della frazione umida per la trasformazione in concime; altre manifestazioni d'interesse sono invece molto più carenti e lacunose. La Regione è alle prese da mesi con la stesura del nuovo piano rifiuti, programmazine che dovrà sforzarsi di chiudere un ciclo troppo asimmetrica: differenziata ancora insufficiente; impiantistica rivolta all'essenziale e a qualcosa meno; caos nell'affidamento dei servizi raccolta (vedi anche le ultime vicende legate a Brindisi e Fasano). Proprio il fabbisogno in termini di compostaggio è la prima emergenza, anche alungo termine, da rintuzzare. Al momento in Puglia sono attivi solo cinque siti e tutti privati. La Regione, secondo le anticipazioni che filtrano da Piano, punta ad almeno altri due-tre ulteriori strutture di compostaggio. Da qui la necessità di acquisire le manifestazioni d'interesse considerate un passo iniziale insomma. Gli impianti saranno realizzati con fondi pubblici dell'Agenzia regionale.
Quali i benefici per i Comuni che eventualmente ospiteranno un impianto? Eventuali royality potranno assumere la forma di sconti tariffari. Gli impianti saranno di media portata: circa 50mila tonnellate. Siamo solo agli inizi, dicevamo, anche perché i criteri sono molti così come i potenziali conflitti sullo sfondo.
di Redazione
25/05/2017 alle 06:38:37
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