INIZIATIVA SCOLASTICA
Alla 'Pascoli' di Fasano si è parlato ancora di cyberbullismo grazie al Lions Club Fasano Host
A parlare ai ragazzi delle seconde classi dell'istituto diretto da Gaetano Di Gennaro l'avvocato Antonio Maria La Scala
FASANO - E' tornato a parlare di rischi della rete e cyberbullismo, a Fasano, l'avvocato Antonio Maria La Scala. Ed è tornato a farlo nuovamente alla scuola media "Bianco-Pascoli", questa volta in un incontro dedicato alle seconde classi. L'iniziativa, organizzata ieri (martedì 23 maggio), dal Lions Club Fasano Host presieduto da Lucrezia Bini e dallo stesso istituto scolastico diretto da Gaetano Di Gennaro, ha concluso una stagione ricca di collaborazione tra l'associazione e l'istituto scolastico.
Dopo i saluti iniziali del dirigente Di Gennaro e della presidente Bini l'incontro è entrato nel vivo con l'intervento dell'avvocato La Scala che ha impugnato per tutto il tempo il microfono e ha intrattenuto i giovani studenti rapiti da quel suo discorrere famigliare e ironico, sebbene si stessero affrontando tematiche focali concernenti i reati penali più perseguiti e che si scontrano col vivere legalmente. Perché, proprio secondo il relatore, anche gli argomenti più spinosi, se affrontati coi giusti toni, possono sensibilizzare e far crescere. La Scala è un avvocato penalista e nel 2004 ha fondato, divenendone presidente, l'Associazione Gens Nova Onlus (oltre ad essere presidente nazionale dell'associazione "Penelope"). Questa promuove iniziative di tutela dei minori; dei soggetti svantaggiati economicamente e dei diversamente abili. La diffusione di valori quali la solidarietà e la legalità costituisce l'obiettivo primario. Il reato del bullismo ha costituito una grossa parte dell'intervento di La Scala e la motivazione deriva proprio dalla constatazione, ha spiegato l'avvocato, di quanta ignoranza ci sia attorno a questo atto: «Oggigiorno, in bocca non abbiamo altro che la parola ‘bullismo' - ha sottolineato -! Ma sappiamo sul serio cosa è fare del ‘bullismo'? Il cosiddetto ‘bullismo' è un reato. È un crimine perseguibile penalmente. Ragazzi fare del ‘bullismo' è un reato penale!» Il bullo è colui che attenta alla sensibilità del compagno attraverso l'utilizzo di nomignoli dispregiativi. Il bullo è colui che attenta alla stabilità mentale del compagno perseguitandolo con lo sfottò. Il bullo è colui che aizza un branco di seguaci contro il compagno, che solo contro tutti incassa calci e pugni. Il bullo è colui che getta da una finestra il proprio compagno, uccidendolo o ferendolo in modo tale da portarsi quel marchio di disabilità a vita, che inevitabilmente gli negherà delle opportunità che diversamente avrebbe potuto cogliere. Il bullo è colui che istiga al suicidio. Questo è il bullo, va denunciato e arrestato! Perché il carcere minorile esiste e certamente non regala sconti. Ci si sporca la cosiddetta ‘fedina penale' e si manda in rovina la propria famiglia, che inevitabilmente dovrà pareggiare i conti con la vittima, almeno economicamente. Alcune famiglie, insiste l'avvocato, ipotecano persino la propria casa per sopperire ai ‘danni' commessi da un figlio sciagurato. Indubbiamente una fetta di colpa è anche la loro e del poco polso col quale lo hanno educato. Dunque, non solo la perdita di denaro ma anche l'umiliazione di avere un figlio bullo e del proprio fallimento come genitori. «Ragazzi pensateci... per fare gli stupidi cinque minuti.. rovinate la vita in modo inesorabile al vostro compagno, ai vostri genitori e a voi stessi! Sarete marchiati sempre come criminali.
di Redazione
24/05/2017 alle 01:47:57
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