LAVORO IN CRISI
La triste domenica dei lavoratori di Monna De'lizia
In sciopero ad oltranza dalla scorsa settimana hanno ricevuto un'offerta dall'azienda che hanno subito rifiutato in quanto ritenuta non idonea.
I dipendenti di Monna De'lizia a picchettare l'azienda anche alle Palme
FASANO - Una domenica delle Palme senza pace e senza sorriso per i lavoratori del pastificio “Monna De'lizia” sito sulla strada che collega Fasano a Pezze di Greco. Anche ieri (1° aprile) molti di loro hanno trascorso l'intera giornata seduti su alcune sedie e panchine improvvisate, sistemate sotto un gazebo, davanti ai cancelli dell'azienda che non corrisponde loro da alcuni mesi i dovuti emolumenti. Uno sciopero ad oltranza con i più determinati, a turno, a restare sul posto anche durante le ore notturne. Una situazione che oggi (lunedì 2 aprile) potrebbe avere delle svolte anche se i presupposti per una risoluzione positiva al momento non ci sono.
Venerdì scorso (30 marzo) c'è stata una riunione, proprio in azienda, tra le proprietà della Monna De'lizia srl e Monna De'lizia Catering & Food” e i rappresentanti sindacali dei lavoratori quest'ultimi accompagnati dai sindacalisti della Cgil Giovanna Tomaselli e Donato Acquaviva. Un incontro che non ha dato i risultati sperati in quanto l'offerta dell'azienda è stata ritenuta “indecente” dagli stessi lavoratori. Infatti la proprietà del pastificio ha proposto il pagamento, per ciascun dipendente, di 500 euro entro venerdì prossimo e altre mille euro entro il 30 aprile. Troppo poco per chi attende lo stipendio da ottobre e non sa come poter pagare affitti e mutui.
Di contro la stessa azienda ha anche affisso una lettera davanti ai cancelli, indirizzata ai suoi dipendenti, in cui cercano di spiegare il momento difficile addebitandolo, a quanto si legge, “alla grave crisi economica dovuta all'aumento delle materie prime superiori al 40%, agli aumenti dei costi di trasporto ed energia, alla crisi del mercato nazionale ed internazionale, al mancato sostegno da parte degli istituti di credito, alle perdite dovute al mancato incasso delle forniture effettuate e al mancato conseguimento del rimborso Iva da parte dell'Agenzia delle Entrate”. A questo la stessa azienda ci aggiunge anche che sono calate le commesse a causa delle manifestazioni di sciopero dei dipendenti nello scorso gennaio. Giustificazioni, però, che non hanno trovato apertura da parte dei lavoratori che, dalla stessa azienda hanno ricevuto la proposta economica di cui sopra (500 euro subito più mille a fine mese), il rientro delle restanti mensilità nel termine di 4 mesi a partire dal maggio 2012 (il tutto con le dovute garanzie di legge). A patto che nella giornata di oggi i lavoratori tornino a lavorare.
Ma, come detto, questo pare proprio non avverrà in quanto gli stessi dipendenti sono ormai sfiduciati e le promesse non mantenute, in passato, sarebbero state molte. La proprietà di “Monna De'lizia” (il Gruppo Cavallo di Ceglie Messapica) conclude la sua lettera anche con un monito. “Qualora gli stessi – si legge – volessero proseguire nella manifestazione di sciopero si invita alla rimozione dei cartelloni contenenti slogan che anziché invocare la tutela di diritti offendono e denigrano il buon nome delle aziende”. Per questa mattina è prevista anche un'azione di volantinaggio alla tradizionale fiera delle Palme che si tiene a Fasano per cercare di sensibilizzare l'intera cittadinanza al problema che sta investendo oltre 50 famiglie. Perché, dopo aver trascorso un brutto Natale, per loro ci sia almeno una Pasqua più tranquilla.
di Alfonso Spagnulo
02/04/2012 alle 02:51:39
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