BEGHE LEGALI
Donna si ferisce con dissuasore a Fasano e chiede risarcimento: ma il Comune nega responsabilità
L'episodio è avvenuto nel dicembre scorso quando una passante ha dichiarato di essersi fatta male a causa del pilomat posto in via del Balì
FASANO - Una passante si ferisce con il pilomat utilizzato per interdire l'accesso alle auto nel centro storico fasanese, chiede un risarcimento al Comune di Fasano ma quest'ultimo nega ogni responsabilità. Finirà probabilmente davanti ad un giudice quanto accaduto il 23 dicembre scorso. Una donna stava per imboccare via del Balì, la strada che collega piazza Ciaia al centro storico, quando, secondo quanto riporta il suo legale, l'avvocato Piero Celeste, nella lettera di richiesta risarcimento inviata a Palazzo di Città “veniva travolta dal dissuasore di sosta elettronico, posizionato all'inizio della strada. Dissuasore che, improvvisamente, si sollevava proprio mentre la signora transitava. Di conseguenza, la donna veniva letteralmente sbalzata in aria, cadendo rovinosamente sull'asfalto, battendo violentemente il capo e procurandosi varie contusioni. A seguito dell'incidente – prosegue l'avvocato – la signora veniva accompagnata presso il locale Pronto soccorso per le cure del caso. In tale sede i sanitari riscontravano a carico della signora trauma cranico-facciale e contusioni multiple con prognosi di 8 giorni”. Ma, sempre secondo l'avvocato, i problemi per la signora non erano ancora finiti in quanto dopo una seconda Tac gli sono stati prescritti altri dieci giorni di prognosi e ulteriori 15 giorni quando, persistendo i dolori, la malcapitata si è fatta visitare ad Ostuni. “Il Comune di Fasano non può che ritenersi direttamente responsabile del sinistro e delle lesioni occorse alla signora” ha scritto dunque l'avvocato sottolineando nella sua missiva che se l'ente comunale si rifiutasse di risarcire il danno fisico subito dalla donna “si procederà ad adire l'autorità giudiziaria per le difesa delle ragioni della sua assistita e presentare denuncia penale contro il legale rappresentante dell'ente locale”.
Ma quest'ultimo ha già risposto tramite il capo dell'avvocatura comunale Ottavio Carparelli respingendo ogni addebito. Nella risposta è allegata anche la relazione redatta dal comandante della Polizia locale di Fasano Fernando Virgilio sulle modalità di funzionamento del dissuasore. In particolare nella relazione si legge che il dissuasore, così come specificato nell'omologazione, è equipaggiato di pressometro, un sensore di sollevamento insomma, che alla semplice pressione di pochi chilogrammi, ad esempio un pedone che staziona, attiva l'automatico blocco dell'impianto il quale può essere riattivato solo con operatore. Così come in caso di qualsiasi malfunzionamento (assenza di rete, decalibrazione spire, guasto della scheda di controllo o del sistema pneumatico) il dissuasore si abbassa automaticamente e rimane in tale posizione fino all'intervento di un operatore. Alla luce di quanto scritto dal dirigente Virgilio, quindi, l'avvocato Carparelli ha scritto al “collega” Celeste comunicandogli che la “domanda di risarcimento non può essere favorevolmente considerata”.
di Redazione
28/04/2017 alle 06:31:27
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