Non ci sono soldi per le scuole di pertinenza provinciale: si cercano soluzioni

FASANO - Niente fondi per le scuole di competenza provinciale ma solo per le strade e per ridimensionare lo sbilanciamento dei conti di palazzo De Leo. Nei giorni scorsi, infatti, sono state sbloccate dal Governo le risorse per le Province e a Brindisi arriveranno presto due milioni circa di euro. Peccato, però, che siano, innanzitutto, una goccia nel mare delle enormi necessità dell'ente, che ha tra le sue funzioni fondamentali la manutenzione delle strade e degli edifici scolastici. E poi che proprio per la sicurezza delle scuole non ci sia nemmeno un centesimo. Ad annunciarlo, con non poco rammarico, è il presidente Maurizio Bruno che, nelleprossime ore, riunirà parte politica e parte tecnica per provare a trovare una soluzione per evitare rischi per studenti, insegnanti e personale ausiliare.

"Premesso - esordisce il presidente - che il Governo ha stanziato queste somme con un decreto che non abbiamo ancora avuto l'opportunità di leggere e del quale abbiamo saputo solo dai giornali, dovrebbero arrivare a breve circa un milione di euro per le strade ex Anas ed un milione, se verranno confermati i criteri di riparto, per gli equilibri generali del bilancio". Cosa vuol direquesto? Che il primo milione ha destinazione vincolata e potrà essere utilizzato solo ed esclusivamente per la manutenzione delle strade provinciali mentre il secondo milione servirà per le spese vive di mantenimento dell'ente. E non sarà comunque minimamente sufficiente per fare fronte a tutte le necessità. "Per la scuola invece - chiarisce Bruno - non c'è niente di destinato. Né siamo in grado di prevedere se entro la fine dell'anno ci saranno ulteriori fondi. Non è possibile, come detto, immaginare di utilizzare il secondo milione di euro per la manutenzione degli edifici scolastici. "Quei fondi servono - spiega il presidente - per gli equilibri generali. Dunque per coprire innanzitutto quelle speseper le quali si ha un'obbligazione già contratta come imposte e tasse, rimborso di interessi alle banche e, naturalmente, stipendi dei dipendenti della Provincia. E quel milione, che è una goccia nel deserto, non sarà comunque sufficiente per coprire lo sbilanciamento dei nostri conti, che ammonta a circa 15 milioni di euro".

In questa situazione, che pare sempre più disperata, a pagare il prezzo più alto sono gli studenti. O almeno così pare. La mancanza di fondi per le manutenzioni, le messe a norma o tuti gli altri interventi necessari per le scuole di competenza delle Province (a Fasano il "Da Vinci", il "Salvemini" e il "Ferraris"), vale a dire le secondarie superiori, rischia infatti di creare seri pericoli per i ragazzi. Già daoggi, ad ogni modo, cominceranno gli incontri per provare a fare fronte ai tanti problemi che continua a creare, e che continuerà a creare, l'estrema carenza di fondi.