PIANETA SCUOLA
Cyberbullismo e adescamenti online: interessante incontro alla 'Pascoli' di Fasano
L'incontro è stato organizzato dal Lions Club Fasano Host presieduto da Lucrezia Bini: a relazionare l'avvocato Antonio Maria La Scala
FASANO - Parole dirette, senza fronzoli, per cercare di far capire ai ragazzi i pericoli di alcuni atteggiamenti inerenti il bullismo e il cyberbullismo. Incontro interessante quello svoltosi ieri mattina (venerdì 21 aprile) nell'auditorium della scuola media "G. Pascoli" sul tema "I rischi della rete: cyberbullismo, adescamento online, sexting". L'iniziativa era organizzata dal Lions Club Fasano Host presieduto da Lucrezia Bini e dallo stesso istituto scolastico diretto da Gaetano Di Gennaro. Dopo i saluti iniziali della presidente Bini l'incontro è entrato nel vivo con l'intervento dell'avvocato Antonio Maria La Scala che ha impugnato per tutto il tempo il microfono e ha intrattenuto i giovani studenti rapiti da quel suo discorrere famigliare e ironico, sebbene si stessero affrontando tematiche focali concernenti i reati penali più perseguiti e che si scontrano col vivere legalmente. Perché, proprio secondo il relatore, anche gli argomenti più spinosi, se affrontati coi giusti toni, possono sensibilizzare e far crescere. La Scala è un avvocato penalista e nel 2004 ha fondato, divenendone presidente, l'Associazione Gens Nova Onlus (oltre ad essere presidente nazionale dell'associazione "Penelope"). Questa promuove iniziative di tutela dei minori; dei soggetti svantaggiati economicamente e dei diversamente abili. La diffusione di valori quali la solidarietà e la legalità costituisce l'obiettivo primario.
Il reato del bullismo ha costituito una grossa parte dell'intervento di La Scala e la motivazione deriva proprio dalla constatazione, ha spiegato l'avvocato, di quanta ignoranza ci sia attorno a questo atto: «Oggigiorno, in bocca non abbiamo altro che la parola ‘bullismo' - ha sottolineato -! Ma sappiamo sul serio cosa è fare del ‘bullismo'? Il cosiddetto ‘bullismo' è un reato. È un crimine perseguibile penalmente. Ragazzi fare del ‘bullismo' è un reato penale!» Il bullo è colui che attenta alla sensibilità del compagno attraverso l'utilizzo di nomignoli dispregiativi. Il bullo è colui che attenta alla stabilità mentale del compagno perseguitandolo con lo sfottò. Il bullo è colui che aizza un branco di seguaci contro il compagno, che solo contro tutti incassa calci e pugni. Il bullo è colui che getta da una finestra il proprio compagno, uccidendolo o ferendolo in modo tale da portarsi quel marchio di disabilità a vita, che inevitabilmente gli negherà delle opportunità che diversamente avrebbe potuto cogliere. Il bullo è colui che istiga al suicidio. Questo è il bullo, va denunciato e arrestato! Perché il carcere minorile esiste e certamente non regala sconti. Ci si sporca la cosiddetta ‘fedina penale' e si manda in rovina la propria famiglia, che inevitabilmente dovrà pareggiare i conti con la vittima, almeno economicamente. Alcune famiglie, insiste l'avvocato, ipotecano persino la propria casa per sopperire ai ‘danni' commessi da un figlio sciagurato. Indubbiamente una fetta di colpa è anche la loro e del poco polso col quale lo hanno educato. Dunque, non solo la perdita di denaro ma anche l'umiliazione di avere un figlio bullo e del proprio fallimento come genitori. «Ragazzi pensateci... per fare gli stupidi cinque minuti.. rovinate la vita in modo inesorabile al vostro compagno, ai vostri genitori e a voi stessi! Sarete marchiati sempre come criminali. Non credete alla favola che dopo un certo periodo, la ‘fedina penale' magicamente la si può ripulire.. non è vero! E chi vorrà mai prendere un criminale a lavorare?! Che farete da grandi? Chi sarete? Pensateci!».
L'avvocato ha passato in rassegna alcuni casi eclatanti di bambini scomparsi. Bambini, alcuni dei quali ritrovati morti, altri chissà. «Purtroppo in Italia, non vi sono delle leggi che regolano le attività da compiere in casi di sparizione. Si agisce alla cieca. Si è inconsapevoli sul da farsi. Si perde del tempo. Non si conoscono le dinamiche, le più diffuse. Non impariamo dai precedenti». A volte, il rapimento e le sparizioni possono essere le conseguenze ultime di un pedinamento da parte di uno stalker o di un pedofilo, magari accostatosi alla vittima attraverso i principali social networks. Non a caso, La Scala ha invitato i ragazzi, ad esercitare un uso limitato e coscienzioso di questi.
di Redazione
22/04/2017 alle 06:21:23
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