Rifiuti ingombranti a Fasano: arriva anche il prelievo 'al piano'

FASANO - Anche a Fasano arriva il prelievo "al piano" dei rifiuti ingombranti: si è infatti conclusa qualche giorno fa la procedura negoziata di affidamento per un altro anno del Centro Comunale di Raccolta sitoin contrada S. Angelo. E' risultata vincitrice la ditta che già gestiva il Centro, la Universal Export srl del Gruppo Scianaro, la quale si è impegnata ad istituire un ulteriore servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti, oltre a quello già esistente, con prelievo però direttamente sui pianerottoli delle abitazioni. Fissando un appuntamento in sede, per telefono o sul sito della ditta, si riceve la visita degli operatori in appartamento al costo di 10 euro per il primo pezzo e 5 per i pezzi successivi, tariffe inferiori a quelle in vigore nelle città dotate di questo servizio. Per gli utenti dai 65 anni in su, il ritiro di tutti i pezzi sarà completamente gratuito. Lo smaltimento, ad esempio, di grandi elettrodomestici rotti, vecchi mobili o materassi diventa quindi comodo e conveniente.

"Come annunciato al momento del bando - fa sapere ilsindaco di Fasano Francesco Zaccaria -, nello scorso novembre, abbiamo ottenuto l'apertura del Centro Comunale di Raccolta per un pomeriggio in più alla settimana, e inoltre viene introdotta anche un'apertura straordinaria al mese di domenica. I nuovi orari sono già in vigore: per ogni dettaglio è a disposizione dell'utenza la pagina Facebook del Centro CCR Fasano. Altra novità, infine, è la separazione dei rifiuti in metallo assicurata dalla ditta: differenziandoli per materiale, soprattutto rame ma anche alluminio, ferro e tutti gli altri, si potrà ottenere un maggior ricavo attraverso una cessione specifica per ciascuna tipologia di rottame. Il costo della gestione del Centro per il prossimo anno è di 57.000 euro, che verranno anche queste defalcate dal canone Tradeco, dato che la mancata costruzione e attivazione di due centri di raccolta è stata un'altra delle inadempienze di tale ditta cui il Comune ha dovuto rimediare e in virtù delle quali l'abbiamo diffidata, sotto pena dell'avvio della procedura di rescissione del contratto".