DECISIONE TRIBUNALE
Disputa Comune di Fasano-Banca Farmafactoring: l'ente comunale al momento si salva
Il Tribunale di Brindisi ha rigettato la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo che avrebbe costretto il Comune a versare quasi 800mila euro
FASANO - Rischio evitato, almeno per il momento, da parte del Comune di Fasano di versare ben 779.399,52 alla Banca Farmafactoring Spa. Quest'ultima società, nonostante l'assenza della stipula di un preventivo e formale contratto di fornitura con l'ente locale, ha proposto un ricorso per decreto ingiuntivo, con il quale ha chiesto la condanna del Comune di Fasano al pagamento della complessiva somma di 779.399,52 euro, per asserito mancato pagamento di fatture relative a fornitura di energia elettrica. In particolare, l'azione giudiziaria è stata intrapresa da Banca Farmafactoring spa, quale cessionaria di un credito vantato nei confronti dell'Ente territoriale dalla società Edison Energia spa, per fornitura di corrente elettrica. L'Ente locale, per il tramite del Dirigente l'Avvocatura comunale Ottavio Carparelli, e del Dirigente della Direzione Lavori Pubblici, Rosa Belfiore, sulla base dell'analitica disamina delle fatture emesse, ha tempestivamente e motivatamente proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo, sia perché la cessione del credito effettuata da Edison Energia spa a Banca Farmafactoring spa non è mai stata accettata dal Comune di Fasano, sia perché il medesimo Comune, in precedenza, aveva formalmente contestato gli importi indicati nelle singole fatture emesse da Edison Energia spa.
L'udienza riguardante il giudizio promosso da Banca Farmafactoring spa si è celebrata il 21 febbraio scorso. Il provvedimento con il quale il Tribunale di Brindisi ha rigettato la richiesta di provvisoria esecuzione è stato emesso il 14 marzo. In forza delle difese tempestivamente svolte dal dirigente l'Avvocatura comunale, il Tribunale di Brindisi ha ritenuto di non poter concedere la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto, per il difetto del necessario presupposto di un originario contratto di fornitura, e perché la Banca cessionaria del credito non ha fornito adeguata prova della sussistenza del credito azionato.
La Banca Farmafactoring, quindi, almeno per il momento, non ha titolo per procedere esecutivamente nei confronti del Comune di Fasano per il recupero del credito asseritamente vantato. Ovviamente il giudizio non è concluso; è stato, infatti, rinviato al 16 gennaio 2018, e sarà deciso nel merito, all'esito di una più approfondita istruttoria in merito alla fondatezza delle pretese creditorie avanzate dalla società.
di Redazione
27/03/2017 alle 05:57:58
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