CONFERENZA STAMPA
Nuovo ospedale: una vasta area coinvolta e si polemizza per l'assenza di Ostuni
Le dichiarazioni di Fabiano Amati, Emilio Romani, Lello Di Bari e Donato Baccaro a margine della conferenza stampa
Emilio Romani e Fabiano Amati
FASANO - La presentazione delle idee progettuali del nuovo nascente ospedale tra Fasano e Monopoli non ha mancato di avere, a margine, anche qualche nota polemica. Al tavolo istituzionale, infatti, vi erano quasi tutti i sindaci delle cittadine della vasta area coinvolta da questa macro struttura sanitaria. Ma i giornalisti non hanno mancato di sottolineare l'assenza, strategica o meno, del Comune di Ostuni.
«All'inizio questo ospedale – spiega l'assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati – era previsto tra Fasano e Ostuni ma sarebbe stato più piccolo. La cosa, però, era abbastanza complessa perché c'era l'ostilità del Comune di Ostuni. Ricorderò sempre una battuta del primo cittadino della Città Bianca dopo che più volte mi ero recato a Ostuni per partecipare ad iniziative pubbliche e spiegare quanto fosse virtuoso questo processo senza scalfire il convincimento di ostilità degli amministratori di quella città. Anzi, Tanzarella disse ai giornali “se lo portasse a Monopoli”. Siccome l'attività amministrativa non si può fare a dispetto delle persone io non ho imposto nulla e ho trovato un'altra soluzione sempre nella direzione della soddisfazione degli interessi di assistenza ospedaliera. La nuova localizzazione abbraccia un territorio più ampio e ovviamente restituisce un ospedale più grande».
Più dure le considerazioni del sindaco di Monopoli Emilio Romani in riferimento all'ostilità del suo “collega” ostunese verso la nuova struttura. «Il sindaco di Ostuni – dice Romani -, qualche volta, ci mette schizofrenia nei suoi atteggiamenti. Credo che lo stato economico di questo paese debba cominciare a far pensare un po' meno ai municipi e più alle comunità e ai territori. Credo che Tanzarella stia facendo una battaglia vecchia culturalmente. Le solite battaglie di difesa delle cose che non sono più sostenibili. Apprezzo, invece, che altri comuni della Provincia di Brindisi abbiano concordato questa scelta. E quando amministrazioni a cavallo di due diverse province concordano la scelta vuol dire che quest'ultima non è stata solo democratica ma anche partecipata. In ogni contesto poi c'è chi la pensa diversamente vedi Ostuni. Noi rispettiamo questa posizione ma non la condividiamo».
Più che soddisfatto di questa prima fase per il nuovo ospedale è il sindaco di Fasano Lello Di Bari. «Quello odierno è un passo molto importante perché ci ha permesso di prendere atto che le cose si stanno muovendo – afferma il primo cittadino fasanese -. Ho sempre sostenuto che era anacronistico mantenere in piedi le realtà che avevamo e questo mi ha attirato addosso anche le ire di molti miei concittadini. Costruire un ospedale di eccellenza, e lo dico da tecnico, non può che trovarmi d'accordo e andare nell'ottica, che ho sempre sostenuto, che è diventato impossibile coltivare solo il proprio orticello. Dobbiamo garantire il diritto alla salute dei cittadini e lo si può fare solo con strutture adeguate».
Unica voce fuori dal coro, almeno per quanto concerne la capienza del nuovo ospedale, è quella del sindaco di Cisternino Donato Baccaro. «Mi aspettavo decisamente più posti letto – ha sottolineato nel suo intervento il primo cittadino cistranese -. A parte questo per noi di Cisternino fa poca differenza l'allocazione chilometrica della nuova struttura. L'importante è che porti benessere ai cittadini».
di Alfonso Spagnulo
10/08/2012 alle 19:00:35
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