SANITà ALLO SBANDO
Si continua a protestare sull'ospedale di Fasano: tensione in piazza Ciaia
Davanti a Palazzo di Città si è radunata una folla che ha poi discusso con il consigliere regionale Fabiano Amati sul piano di riordino
FASANO - Era cominciata in modo tranquillo la protesta sulla chiusura dell'ospedale Umberto I organizzata da alcuni cittadini, in modo spontaneo, in piazza Ciaia. Striscioni, qualche slogan, ma niente di più. Ma è bastata la presenza del consigliere regionale Fabiano Amati a far crescere la tensione. L'esponente politico, di passaggio in piazza, non si è tirato indietro e ha affrontato i manifestanti. Amati è stato accerchiato e ci sono stati momenti anche "caldi" ma alla fine la ragione ha prevalso. Il consigliere regionale si è intrattenuto per oltre un'ora a discutere sulle ragioni che hanno portato la Regione a prendere decisioni importanti circa i tagli ospedalieri e ha spiegato come ora si debba guardare al futuro e cioè al nuovo ospedale.
Qualcuno ha cercato di alzare la voce ma la presenza delle forze dell'ordine è servita comunque a calmierare una situazione che rischiava di degenerare a causa di pochi. "Noi non ci arrendiamo - ha dichiarato Enzo Scarafile -. Se non riapriranno quanto meno il pronto soccorso e pediatria siamo pronti a bloccare la città. Scenderemo per strada perché una città senza ospedale è una città senza dignità". C'è da sottolineare, comunque, che all'inizio la protesta non era stata sposata da molta gente ma l'arrivo di Amati e qualche urlo di troppo ha fatto sì che molti curiosi si avvicinassero all'androne di palazzo. Molti cittadini, alla fine, hanno plaudito alla presenza di Amati che quanto meno ci ha messo la faccia lamentando, invece, l'assenza di altri esponenti politici.
di Redazione
24/02/2017 alle 12:29:48
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