CONFERENZA STAMPA
Nuovo ospedale: una struttura tecnologica su quattro piani
Numeri importanti per la nuova struttura sanitaria che dovrebbe nascere, entro cinque-sei anni, tra Fasano e Monopoli
Il tavolo con le rappresentanze istituzionali
FASANO - Una struttura su 4 piani (più uno interrato) alta oltre 21 metri e che si snoderà su una superficie di 150mila metri quadri, 299 posti letto, 150 camere di degenza (tutte con bagno), 4 camere operatorie, due camere travaglio parto, costo totale 72 milioni di euro, sei anni per costruirlo: questi alcuni numeri snocciolati dall'assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati alla conferenza stampa di presentazione delle linee progettuali del nuovo ospedale che nascerà a metà strada tra Fasano e Monopoli.
Proprio quest'ultima cittadina, nella “Sala delle terre parlanti”, ha ospitato l'incontro con la stampa a cui hanno partecipato il direttore dell'Area politiche della salute della Regione Vincenzo Pomo e i sindaci Emilio Romani (Monopoli), Lello Di Bari (Fasano), Domenico Vitto (Polignano), Michele Longo (Alberobello), Donato Baccaro (Cisternino) e Tommaso Scatigna (Locorotondo). Presenti tra il pubblico anche i consiglieri comunali fasanesi Antonio Scianaro, Giacomo Rosato e Luana Amati, il direttore sanitario dell'Asl di Lecce, il fasanese Ottavio Narracci, oltre ad una rappresentanza del movimento "in Comune".
«Il lavoro importante svolto dalle strutture regionali – ha specificato l'assessore Amati - si fonda sulle riflessioni per intercettare una popolazione vasta che ha diritto a un'assistenza ospedaliera qualificata come eccellente. Naturalmente abbiamo tenuto cura, nell'individuazione della localizzazione, di assicurare un ambito che fosse raggiungibile da tutto il bacino di riferimento in un'area che è il baricentro di questa circonferenza su cui è stata effettuata una misurazione attenta di grande lignaggio scientifico anche per la determinazione dei posti letto. Un'area che sostanzialmente è priva di regimi vincolistici sovraordinati di tipo assetto idrogeologico, tipo piani paesaggistici e territoriali che avrebbero potuto costarci parecchio denaro. Questo ci consentirà di avere particolare snellezza nel processo di autorizzazioni per la nuova struttura ospedaliera e abbiamo tenuto conto che l'ospedale fosse già dotato da un servizio di urbanizzazione primaria».
Ancor prima di Amati era stato il direttore dell'Area politiche della salute della Regione Puglia Vincenzo Pomo a spiegare a sommi capi l'offerta della nuova struttura. «Mancava un ospedale di eccellenza – ha spiegato Pomo -, tecnologico, che potesse far fronte alle richieste di una sanità moderna nell'area intermedia tra Brindisi e Bari. Un'area che va letta in un bacino d'utenza che conta 300mila abitanti, il 10% della popolazione pugliese. In quest'area ci sono comuni importanti come Monopoli e Fasano che insieme contano quasi 100mila abitanti. Un bacino di popolazione, quindi, che non può non avere una risposta sanitaria adeguata all'esigenza e al futuro della sanità dove il futuro è dato dall'aspetto tecnologico. Questo ospedale non è la somma algebrica del vecchio. Non abbiamo preso i posti letto tagliati e li abbiamo messi insieme nel nuovo ospedale. E' un ospedale nuovo, concepito come un “unicum”. Avrà circa 300 posti letto, quindi sarà una struttura medio-grande, dotato di risonanza magnetica, pet, due tac, angiografo, iort (radioterapia intraoperatoria). Un ospedale che avrà naturalmente le quattro discipline di base come chirurgia, ortopedia, medicina e ostetricia ma anche una cardiologia con emodinamica, una terapia intensiva che colmerà la distanza tra Bari e Brindisi. Un altro reparto sarà la neurologia con stroke per il trattamento dell'ictus. E poi pediatria, oculistica, pneumologia e lungodegenza».
Amati, precisando di non voler essere né ottimista e né pessimista, ha comunicato che dalla data della sottoscrizione dell'accordo con il ministero della salute, comprendendo anche la progettazione, gara e realizzazione, ci vorranno almeno cinque-sei anni per vedere operativo il nuovo ospedale che «per non toccare la suscettibilità di nessuno – ha concluso l'assessore regionale – al momento non ha nessun nome».
di Alfonso Spagnulo
10/08/2012 alle 19:03:45
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