Manifestazione a Fasano per continuare a difendere l'ospedale ma la partecipazione è scarsa

FASANO - L'ultima parola pare voglia essere “arrendersi”. Erano all'incirca una cinquantina questa mattina (sabato 11 febbraio) i fasanesi che hanno voluto urlare dinanzi l'ospedale “Umberto I” di Fasano il proprio disappunto contro la chiusura del nosocomio fasanese. Chi si aspettava una folla oceanica quindi è rimasto deluso. Un numero non certo da grandi occasioni per una città che ormai sembra essersi arresa dinanzi alla chiusura del proprio ospedale. Una manifestazione tardiva sorta alla luce delle ultime notizie che raccontano con certezza di come a breve i cittadini dovranno salutare quel che resta di un ospedale fantasma, ovvero il Pronto Soccorso.

Goccia questa che ha fatto traboccare il vaso e ai comitati “Ospedale Salute Ambiente”, ultimo che mesi fa accennò una timida protesta dopo la chiusura di Pediatria, e “Comitato Spontaneo ‘Umberto I' di Fasano”, nato sui social network alla luce dei diversi tagli alla struttura. Slogan in difesa dell'art. 32 della Costituzione e la voce dei cittadini presenti hanno accompagnato la mattinata. «Voci che fanno eco tra il silenzio e l'assenza dei nostri politici», ha sottolineato un manifestante. Una manifestazione che gli organizzatori hanno voluto sottolineare di non appartenenza a  nessun colore politico, strappati infatti loghi politici presenti inizialmente sugli striscioni, per unire le forze e le armi per quella che potrà essere un'ultima illusoria battaglia per salvare il salvabile.