ESPERIENZA INDIMENTICABILE
Studenti liceali di Fasano ad Auschwitz e Birkenau col 'Treno della memoria'
I ragazzi si sono recati, dopo un'accurata preparazione, nei luoghi simbolo di una della più grandi stragi dell'umanità
FASANO - Lo scorso 27 gennaio, come da tradizione, si è ricordato quello che è stato uno dei momenti di svolta della recente storia europea, ovvero la liberazione del campo di concentramento polacco di Auschwitz. Per questa ricorrenza particolare è stata offerta la possibilità ad alcuni alunni del Liceo Leonardo da Vinci di Fasano di recarsi in quelli che sono i luoghi simbolo di una delle più grandi stragi dell'umanità, dove furono deportati uomini provenienti da diversi paesi europei, tra questi l'Italia. L'intero viaggio è stato possibile non solo grazie all'appoggio dell'istituto, ma anche grazie alla collaborazione con l'associazione Terra del fuoco che da ben tredici anni organizza il Treno della Memoria.
I sette liceali, dopo aver affrontato una preparazione al viaggio a cura dell'associazione, sono partiti il 19 gennaio accompagnati dalla professoressa Mariagrazia Ammirabile. La prima tappa dell'itinerario, Praga, prevedeva la visita delle piccole cittadine di Lidice e Terezin, quest'ultimo un paese del tutto raso al suolo dai nazisti durante la guerra. Le visite sono servite da preparazione, soprattutto a livello spirituale, per intraprendere il duro viaggio verso Cracovia e le visite dei campi di concentramento Auschwitz e Birkenau. Affrontare esperienze di questo calibro non è sicuramente facile, richiede la dovuta sensibilità e capacità di riflessione, doti che gli alunni rappresentanti del liceo Luca De Lorenzo Buratta, Gianlorenzo Di Iasio, Ilenia Dipierdomenico, Luca Narcisi, Federica Spagnulo, Elena Vassilantonakis e Angelo Zegrini hanno dimostrato di possedere. Le condizioni meteo non del tutto positive hanno ricreato le tipiche condizioni di vita a cui erano sottoposti i prigionieri e ciò ha fatto in modo che i ragazzi potessero comprendere, anche se solo in parte, quale era la realtà di quei luoghi.
Al termine delle visite è stata organizzata una commemorazione per ricordare le migliaia di vittime e con lo scopo di sottolineare il ruolo giocato dall'indifferenza in un contesto politico dittatoriale. Tutti i ragazzi sono invitati alla riflessione: “Occorre vedere e non guardare in aria, occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancor fecondo” (Bertolt Brecht).
di Redazione
31/01/2017 alle 06:46:28
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