INIZIATIVA COMUNALE
Un monumento di scarpe in piazza Ciaia a Fasano per ricordare le vittime dell'Olocausto
Per la 'Giornata della Memoria', si è svolta questa mattina una manifestazione promossa dall'amministrazione comunale e dalle scuole fasanesi
FASANO – Un cumulo di vecchie scarpe, ammassate sullo stemma della città di Fasano nella centrale piazza Ciaia, per ricordare le cataste dell'orrore allestite nei campi di concentramento a 72 anni dall'abbattimento dei cancelli di Auschwitz: con questo particolare monumento temporaneo, l'Amministrazione comunale e gli istituti scolastici di primo e secondo grado del territorio hanno voluto commemorare le vittime dell'Olocausto e riflettere su una delle pagine più atroci della Storia dell'umanità. Questa mattina (venerdì 27 gennaio), per la “Giornata della Memoria”, amministratori e studenti si sono ritrovati per una manifestazione pubblica davanti a Palazzo di Città. Promosso da Cinzia Caroli, assessora alla Pubblica Istruzione, e da Annarita Angelini, assessora alla Cultura, l'evento ha visto i ragazzi come parte attiva nel fondamentale processo di recupero della memoria e nella volontà di restituire dignità alle vittime della Shoah. «La Giornata della Memoria – hanno sottolineato le assessore – non è solo un omaggio alle vittime di questa strage disumana ma, innanzitutto, una presa di coscienza collettiva, per ricordare un fatto accaduto che non dovrà mai più ripetersi. La nostra iniziativa vuole, quindi, essere di sensibilizzazione alla riflessione, attraverso anche l'utilizzo del linguaggio visivo e simbolico». Alla manifestazione erano presenti anche il presidente del Consiglio comunale Vittorio Saponaro e l'assessora alle Attività Produttive, Luana Amati.
«Per la prima volta, l'amministrazione comunale ha voluto mettere insieme i nostri cuori in un momento significativo che ci vede concentrati sulla stessa emozione: il silenzio»: queste le parole di Stella Carparelli, unica dirigente scolastica presente. Come detto, sono stati i ragazzi i veri protagonisti. Dopo aver approfondito il genocidio compiuto dai tedeschi-nazisti, che determinò oltre 10 milioni di morti, tra Ebrei e gruppi di cittadini indesiderati, ciascuno di loro ha scelto di indossare al petto un piccolo triangolino colorato, gli stessi che, a seconda delle tinte connotavano le persone reiette e che, poi, venivano sterminate (rosso, per i prigionieri politici, giallo doppio per gli Ebrei, marrone per gli zingari, nero per gli “asociali” – tra cui prostitute, lesbiche, vagabondi, etilisti, disabili – viola per i testimoni di Geova, rosa per gli omosessuali, azzurro per gli emigrati, verde per i delinquenti comuni). I docenti, in rappresentanza delle scuole – “Galileo Galilei”, “Bianco-Pascoli”, “da Vinci”, “Salvemini” e “Ipsia Ferraris” – hanno ritirato alcuni libri significativi sulla Shoah donati dal Comune per le loro rispettive biblioteche, mentre di seguito gli studenti di ogni istituto hanno portato delle testimonianze di persone perseguitate e uccise.
A chiudere l'evento è stata la costruzione vera e propria del monumento: i ragazzi (un gruppo per ogni scuola) hanno depositato un paio di scarpe al centro della piazza, dando vita così ad un piccolo ma simbolico ammasso, una rappresentazione fortemente evocativa che ha uno scopo commemorativo e che resterà come monito alla memoria per i prossimi tre giorni. Perché, come ha scritto Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».
di Angelica Sicilia
27/01/2017 alle 15:16:03
Galleria di immagini: Un monumento di scarpe in piazza Ciaia a Fasano per ricordare le vittime dell'Olocausto
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