CRITICITà SOTTO LA LENTE
A confronto sindacati e Comuni dell'Ambito Ato2
Il tavolo di confronto ha permesso di valutare la criticità di alcune situazioni createsi anche a causa di inadempienze dell'Azienda sanitaria brindisina
Una veduta di Fasano
FASANO - Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro di verifica e confronto tra l'Ambito Territoriale Br2 comprendente i Comuni di Fasano, Cisternino e Ostuni e le segreterie territoriali Cgil, Cisl e Uil di Brindisi. All'incontro erano presenti anche rappresentanti dei sindacati pensionati SpiI Fnp Uilp di Brindisi e di Fp Cgil Cisl e Fp Uil Pl. In rappresentanza dell'Ambito c'erano invece il presidente del consiglio comunale di Cisternino, l'assessore alle politiche sociali del Comune di Fasano Giuseppe Vinci, l'assessore alle politiche sociali del Comune di Ostuni e il Dirigente dell'Ambito Antonio Minna.
L'incontro, molto utile e approfondito, ha consentito ai partecipanti, un proficuo scambio di informazioni sul versante dei servizi offerti, nonché una disamina approfondita del Piano di Verifica per l'anno 2011, presentato nelle scorse settimane dall'Ambito, dal quale documento si evince il buon lavoro fatto, seppure con risorse assai ridotte, ma anche tutto quello che occorre per completare quanto sin qua programmato e la necessaria programmazione per l'anno 2013. La discussione, infatti, oltre a vertere sulla verifica di quanto fatto, è servita a mettere in luce le criticità presenti e le tante inadempienze della Regione e della Asl di Brindisi. In particolare quest'ultima struttura, ha, di fatto, in questi mesi bloccato le attività socio-assistenziali dell'Ambito, ritardando l'adozione di atti indispensabili e causando la mancata erogazione di importanti finanziamenti comunitari, a partire da quelli legati al raggiungimento di determinate percentuali nell'assistenza domiciliare, che avrebbero sbloccato somme considerevoli sia a livello regionale che di ambito. Delle difficoltà create da una gestione raffazzonata di questo importante segmento del sistema di tutela socio-sanitaria, è emblematico il caso del cosiddetto assegno di assistenza indiretta personalizzata destinato a quelle famiglie in cui è presente una persona affetta da patologie gravissime, che necessitano di apposito sostegno economico. Ebbene il Distretto socio-sanitario solo da pochi giorni ha comunicato di aver esaminato le pratiche relative al 2010, riscontrando che ben 79 soggetti richiedenti erano nel frattempo deceduti. A ciò si aggiunge la beffa che tale organismo della Asl ritiene insufficiente la documentazione prodotta e chiede alla famiglie una integrazione di atti. Tutto questo comporterà per gli interessati un aggravio di spese, senza la certezza di aver diritto, poiché il Distretto si riserva di effettuare una valutazione di merito in seguito. «Siamo veramente al colmo – fanno sapere i sindacalisti -. Verrebbe da dire che queste famiglie, già provate da dolore e lutto, dovranno subire la beffa oltre il danno. Queste difficoltà procedurali sono il sintomo del disinteresse che la Asl riserva ad un settore, al contrario, vitale per quelle fasce di popolazione oggi maggiormente esposte alla crisi socio-economica che sta pesantemente comprimendo i minimi essenziali per una vita dignitosa di tante famiglie. Chiediamo con forza al Direttore Generale della Asl, un cambio di passo, in questo settore, poiché solo potenziando i servizi territoriali e tra questi gli Ambiti, si può ragionevolmente pensare di sopperire ai tagli indiscriminati che si stanno operando nel sistema sanitario ed in particolare negli ospedali. Diversamente i cittadini continueranno a scaricare il bisogno di cure su strutture sempre più al collasso, con personale oramai stremato, mentre i bisogni soci-assistenziali si abbatteranno sulle Amministrazioni comunali, le quali per fare fronte a ciò, continueranno ad aumentare le tasse locali, innescando un circolo vizioso ed evidenti problemi di ordine pubblico».
Cgil, Cisl e Uil ritengono quindi non più sopportabile questo stato di cose e per questo motivo nelle prossime settimane, portato a compimento il percorso di confronto con gli Ambiti, richiederanno un urgente incontro alla Direzione Generale della Asl, al fine di verificare gli eventuali correttivi che si potranno mettere in campo, anche attraverso una forte mobilitazione di tutto il territorio, nel caso in cui le risposte non fossero quelle che attendono, da troppo tempo, i lavoratori e i pensionati.
di Redazione
05/08/2012 alle 10:38:50
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