NOVITà SANITARIE
Ospedale di Fasano: si va verso una soluzione condivisa tra Comune e Asl
Ci sarebbe già un accordi di massima per i reparti di Pediatria e Medicina: occorre però l'avallo della Regione Puglia
FASANO - Sembra abbia imboccato la dirittura finale la trattativa fra il Comune di Fasano e la Asl di Brindisi per arrivare ad una proposta condivisa sull'organizzazione da dare all''ospedale di Fasano. La proposta poi dovrà essere inserita nel Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Puglia. Il sindaco Francesco Zaccaria ha delegato a trattare con il direttore della Asl brindisina Giuseppe Pasqualone, due medici componenti il gruppo consiliare del Partito Democratico, Franco Mastro e Giuseppe Pace ai quali si è affiancato anche Emanuele Vinci, presidente dell'Ordine dei Medici di Brindisi. La notizia più importante è che si sarebbe riusciti a trovare un'intesa per mantenere in vita i reparti di Pediatria e Medicina.
Partendo dal dato di fatto che ormai quello di Fasano non è più un ospedale ma un Presidio Territoriale di Assistenza (Pta), si sta operando affinché invece di essere una "Unità di degenza assistenziale di base" con attività affidata ai medici di base, sia una "Unità di degenza protetta e post-acuzie" con il coordinamento delle attività affidata a medici ospedalieri. In soldoni cosa cambia? Rimangono immutati tutti i servizi ambulatoriali, che anzi dovrebbero essere potenziati con l'introduzione di altre discipline: le novità riguarderebbero, come detto, i reparti di Pediatria e Medicina.
Cosa accade per il reparto di Medicina: è chiaro che ictus, infarto e altre gravi patologie non sono già da tempo curabili presso l'Umberto I; il reparto però potrà accogliere, con ricovero anche notturno, quelle persone che, dimesse da altri ospedali dove erano stati ricoverati come malati "acuti", non possono essere assistiti a casa perché bisognosi di assistenza "post-acuti". Per superare questa fase intermedia, allora, si può essere ricoverati in questo tipo di ospedale. L'assistenza è assicurata sia da medici ospedalieri che da medici di base. Questi ricoveri non rientrano nel Drg della Asl (peso economico che deve produrre un guadagno per l'azienda), ma sono a carico dei Distretti sanitari. Per l'utente però non cambia niente sotto l'aspetto economico.
Lo stesso discorso è valido per Pediatria, dove sarà anche possibile per qualche bambino non affetto da gravi patologie, poter rimanere ricoverato nel reparto anche qualche notte. Rimaranno in piedi Oncologia e Dialisi e le attività di day-surgery di chirurgia, chirurgia plastica e oculistica. Nell'ambito di questa riorganizzazione rientra anche l'operazione di portare tutti gli uffici ospedalieri, al momento allocati in varie strutture, all'interno degli immobili dell'Umberto I. Ciò comporterà, oltre a un notevole risparmio gestionale perché non si pagheranno più corposi affitti per le sedi attualmente occupate in via Vanoni e in via dell'Artigianato, anche una maggiore funzionalità dell'offerta dei servizi perché il cittadino potrà svolgere tutte le pratiche in un'unica struttura. Per ottenere questo risultato si sta già predisponendo l'individuazione dell'ubicazione dei vari uffici da distribuire nei cinque piani della struttura.
L'intesa raggiunta fra la delegazione fasanese e la Asl di Brindisi sarà sottoposta all'attenzione dei capigruppo consiliari del Comune di Fasano. Poi la proposta bisognerà "sostenerla" in Regione, dove, questa volta, Fabiano Amati potrebbe avere anche un appoggio da Pino Romano, presidente della Commissione Sanità, anche lui interessato a questo tipo di progetto per l'ospedale della sua S. Pietro Vernotico.
di Redazione
23/11/2016 alle 05:57:46
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