SERATA CONCLUSIVA
Tra musica e premi è calato il sipario sulla prima edizione di 'GhiottoFaso'
Il festival delle sagre organizzato dal Comune di Fasano e dalla MusicaEventi ha portato, per quattro giorni, tanta gente per strada
FASANO - Ieri sera (martedì 1° novembre) è calato il sipario sulla prima edizione di "GhiottoFaso", il festival delle sagre prugliesi che per quattro giorni, dal 29 ottobre al 1° novembre, appunto, ha ravvivato il centro cittadino di Fasano. Come è avvenuto per tutta la durata della manifestazione anche ieri tanta gente ha voluto passeggiare per piazza Ciaia e corso Vittorio Emanuele gustando le prelibatezze gastronomiche offerte sia dagli stand che pubblicizzavano alcune delle sagre più importanti di Puglia, sia da quelli che per l'occasione avevano deciso di aderire all'organizzazione. La serata finale, però, è stata caratterizzata proprio dalla premiazione di una delle sagre presenti.
Una giuria, composta da tecnici e amministratori, ha fatto tappa ad ogni stand e giudicando poi a seconda della gustosità del piatto, la presentazione del piatto stesso, la qualità della materia prima e l'allestimento dello stand. I componenti del gruppo giudicante erano il sindaco Francesco Zaccaria, le assessore Luana Amati e Annarita Angelini, i docenti dell'Alberghiero di Fasano NicoVinci e Vito Mileti, il noto ristoratore Carlo Sgarbi, lo chef di Borgo Egnazia Domingo Schingaro, Gerry Moio e Giulio Sassanelli. Alla fine è risultata vincitrice la "Sagra del pollo" di Villa Castelli" mentre sul podio sono salite anche la "Sagra della birra" di Martina Franca e la "Sagra del polpo" di Mola" di Bari. Sono state premiate sul palco proprio dal sindaco Zaccaria e dall'assessora Amati. Durante la serata non è mancata la musica con i canti popolari dell'associazione "Impronte di Puglia" e il gran finale a sorpresa con una versione inedita di "A' livella" del grande Totò proposta dagli "Otto volanti", un'intera famiglia composta da padre e sei figli che girano l'Italia con uno spettacolo, esibendosi per strada. C'è stato anche spazio alla comicità di "Gerry e Giulio" dopo di che i riflettori si sono spenti.
Come tutte le manifestazioni anche GhiottoFaso riceverà la sua buona dose di critiche ma resta il fatto che per quattro giorni il centro cittadino si è risvegliato. Un format da riproporre, non c'è dubbio, facendo tesoro di quello che non ha funzionato e di quello, soprattutto, che è mancato. Ad esempio non guasterebbe unire alla tanta gastronomia anche una sorta di fiera di prodotti d'eccellenza locali coinvolgendo zone come piazza Maercato vecchio e lo stesso centro storico, quest'ultimo soltanto lambito dalla manifestazione. Un primo passo comunque è stato compiuto. Ci si è resi conto che se si organizzano eventi i cittadini, e non solo fasanesi, rispondono. Ed èproprio da questo che si deve partire.
di Redazione
02/11/2016 alle 05:29:18
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