ISTITUZIONI ASSENTI
Il racconto di un giorno di ordinaria inciviltà a Fasano
Un'insegnate del 2° Circolo Didattico di Fasano narra dell'indifferenza della Polizia municipale in un episodio accaduto nei pressi di una scuola
FASANO - Una storia per certi versi assurda, che sottolinea come a volte l'indifferenza di chi è deputato, per legge, a svolgere alcuni compiti, sia imperdonabilee come, al contrario, la solidarietà dei cittadini spesso non abbia confini. A raccontarcela è una docente del 2° Circolo didattico di Fasano, Angela Cascione. "Il 14 settembre scorso - narra l'insegnante -, nei pressi della scuola primaria Giovanni XXXIII di via Mignozzi, pochi minuti dopo l uscita da scuola, mentre un'insegnante si accingeva a percorrere in auto via Venafra, si accorge che la vettura che la precede investe un gattino. Il genitore, che era venuto a prelevare il figlio da scuola, non accenna né a rallentare e né a fermarsi, ma procede nella sua corsa verso casa nella più totale indifferenza. Il povero animale, spaventato e gravemente ferito, tenta di trascinarsi con le zampe anteriori verso il bordo della strada, nel tentativo di sfuggire al traffico. L'insegnante immediatamente soccorre il gattino e lo mette al sicuro nel cancello della scuola. I lamenti sono strazianti!!! Il povero gattino guarda con occhi imploranti i diversi soccorritori, infatti alcune mamme con i loro figli, testimoni dell'accaduto, rimangono a vegliare e a tentare di trovare una soluzione per il malcapitato.
Nel frattempo - racconta ancora la Cascione -, anche un'altra insegnante si ferma per tentare di prestare soccorso. Inizia così un balletto di telefonate ad associazioni che si occupano di animali randagi e a veterinari di personale conoscenza, per tentare di capire il da farsi. Si scopre che, in questi casi, occorre allertare i Vigili urbani, i quali sono tenuti a chiamare il veterinario dell'Asl locale per soccorrere e prestare le cure dovute. Si assiste nell'arco di pochi minuti al secondo atto di inciviltà: i vigili urbani si rifiutano di intervenire e anche di telefonare al veterinario dell'area di competenza Fasano- Cisternino! Non è un problema che li riguardi, soprattutto vista l'ora. Increduli e impotenti si chiede l‘ intervento privato del medico veterinario Vinci Marco che lavora presso un noto studio di Fasano. Il medico interviene immediatamente, preleva il povero gattino che nel frattempo si è calmato ma evidenzia chiari segni di sofferenza. La vicenda si è conclusa positivamente per il fortunato felino: se l'è cavata con una brutta contusione e lo spostamento del bacino, un ematoma interno e un terribile spavento! Dopo 3 giorni di ricovero nella clinica veterinaria è stato accolto in casa da un'insegnante per la convalescenza di circa un mese. Il lato più bello della vicenda è stato il constatare che per fortuna c'è tanta sensibilità: genitori, alunni, insegnanti e Dirigente del 2° Circolo si sono mobilitati per accogliere e pagare le cure mediche del gattino. Si è colta l'opportunità per coinvolgere gli alunni in un discorso educativo e di sensibilizzazione verso gli animali abbandonati. Il giorno dopo infatti il dott. Vinci ha incontrato alcuni alunni per spiegare loro l'importanza, la complessità e le problematiche che quotidianamente incontra nel suo lavoro.
Le difficoltà maggiori - conclude la nostra interlocutrice - nascono soprattutto dal mancato rispetto della norma prevista dall'art. 328 del C.P., secondo la quale i Vigili urbani sono tenuti ad intervenire ad una precisa richiesta di aiuto di un cittadino, riguardante un animale randagio. Gli animali randagi sono di proprietà del Comune, infatti. Essi, per legge, devono chiamare il veterinario dell'area di competenza, poiché il rifiuto ad intervenire corrisponde ad una omissione di atti di ufficio denunciabile ai Carabinieri. Ovviamente l'animale randagio soccorso e curato in una clinica privata prevede costi, anche elevati, che sempre più spesso si accollano i medici e gli infermieri della stessa, in quanto i soccorritori non sempre possono o sono in grado di farlo. Dell'accaduto è stato informato anche il nostro sindaco Francesco Zaccaria che ha preso atto dell'incresciosa vicenda. L' amarezza più grande di questa vicenda sta nel fatto che a scuola, nelle attività curricolari e progettuali, si promuove il principio della legalità, il rispetto delle norme della convivenza civile e poi episodi come questi fanno scoprire, con sgomento, che proprio gli organi preposti all'osservanza delle stesse vengono meno ai propri doveri! Si può immaginare l'impatto che tutto questo ha sui bambini. Attualmente, Tigro, così è stato battezzato, si è ristabilito completamente, corre, salta e gioca spensierato nella casa di chi lo ha accolto per curarlo".
di Redazione
17/10/2016 alle 06:09:51
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