Mensa scolastica a Fasano: polemica di un genitore con il Comune sulla questione 'morosi'

FASANO - E' di ieri (martedì 27 settembre) la nota dell'ufficio stampa del Comune di Fasano con cui si invitano le famiglie morose per quanto concerne il servizio di mensa scolastica dello scorso anno a saldare entro il 30 settembre onde evitare per i bambini interessati la sospensione del servizio stesso. Si tratta di 456 famiglie. La data è tassativa. La decisione è stata assunta dall'Amministrazione, dopo una riunione col settore comunale di riferimento. «Le morosità riscontrate dalla struttura sono importanti e la decisione di fissare un termine di scadenza per saldare quanto dovuto da parte delle famiglie interessate è un'esigenza imprescindibile per allineare la situazione – aveva affermato il sindaco Francesco Zaccaria -; si tratta di un doppio “impegno” morale di queste famiglie, da un lato per rispettare gli altri genitori che hanno versato regolarmente nei termini previsti quanto dovuto lo scorso anno e, dall'altro, per consentire alla ditta che gestisce la mensa di ottemperare al proprio dovere di organizzare al meglio il servizio e, quindi, di corrispondere regolarmente la retribuzione ai propri dipendenti impiegati nell'esecuzione della refezione scolastica a Fasano».

La data del 30 settembre è inderogabile «e certamente, non per un capriccio dell'Amministrazione comunale – sottolinea Cinzia Caroli, assessore alla Pubblica istruzione – ma per definire in maniera ottimale il servizio e consentire, soprattutto, a tutti i bambini di poter fruire della mensa sin dal 3 ottobre. Si potrebbe verificare, infatti, la spiacevolissima situazione di non assicurare la refezione a tutti i piccoli e, questo, sinceramente, lo dico col cuore in mano, invitando i genitori morosi a saldare la propria posizione: sarebbe un peccato – sottolinea l'assessore Caroli – se la mensa non fosse assicurata a tutti sin dal primo giorno. Care famiglie non creiamo spiacevolissime situazioni ai nostri bambini – è l'appello dell'assessore - che, se esclusi dalla mensa, potrebbero risentirne sul piano umano e psicologico e sentirsi “diversi” rispetto agli altri coetanei che, invece, usufruirebbero regolarmente della refezione. Facciamo tutti uno sforzo – auspica l'assessore Caroli – e rimetteremo nel binario giusto l'intera situazione».

Ma c'è, nell'elenco dei morosi che hanno ricevuto l'sms dal Comune per saldare il debio, anche chi aspetta invece un rimborso, sempre per quanto riguarda la mensa, per somme in più versate negli anni precedenti. E' il caso di Vitantonio Di Bari che senza mezzi termini polemizza con l'Amministrazione comunale. "Io sono moroso di 3,40 euro - scrive Di Bari -. Volutamente non intendo saldare visto che devo ancora ricevere sicuramente più di tale somma per un avanzo con tanto di domanda di rimborso fatta più di due anni fa. Sono andato in Comune perché non capivo il messaggio ricevuto. Dopo aver saputo della morosità e fatto presente che dovevo ricevere ancora un rimborso mi è stato risposto che il passato è passato e che non ha nulla a che vedere con il presente e che quei soldi che devo ricevere poi si vedrà. Allora io aspetto il rimborso da due anni ed ancora niente. Dal Comune dopo appena quattro mesi mi chiedono 3,40 euro entro il 30 settembre altrimenti non fanno mangiare mia figlia. Ci provassero".

Naturalmente in questa situazione l'Amministrazione comunale ha poche responsabilità che vanno, invece, girate agli uffici competenti. Possibile che una pratica di rimborso non sia ancora stata evasa in due anni? La lentezza della macchina amministrativa fasanese è nota ed è una delle priorità che il nuovo sindaco si è posto: quello di sveltire i vari uffici in modo che possano essere efficienti. Magari cominciando proprio da questo caso.