AZIENDA NON ANCORA AVVIATA
Asp 'Terra di Brindisi': a due mesi dalla nascita ancora nodi da sciogliere
Una nota del presidente Massimo Vinale in risposta ad alcuni articoli di stampa traccia un primo bilancio della nuova azienda
FASANO - L'Asp "Terra di Brindisi", sorta dopo la fusione tra il "Canonico Latorre" e il "Canonico Rossini", è ormai realtà da quasi due mesi. E nonostante siano trascorse diverse settimane non se ne viene a capo per la nomina del nuovo consiglio d'amministrazione. Oggi (martedì 30 agosto), potrebbe essere una giornata campale ma per chiarire alcune questioni sollevate nell'ultimo periodo ecco giungere una nota del presidente dell'Azienda Massimo Vinale.
"A distanza di meno di 50 giorni dalla costituzione definitiva dell'Asp 'Terra di Brindisi - Can. Latorre & Can. Rossini' - scrive Vinale -, provo a tracciare un primo bilancio dell'attività amministrativa svolta (senza sosta), alla luce anche di alcuni articoli di stampa, legittimi ma non sempre puntuali, apparsi sui media locali. Preliminarmente, è doveroso ricordare che lo scorso 8 luglio si è insediato il Consiglio di Amministrazione,così come disposto dalla Regione Puglia, con determina dirigenziale n. 506/2016. Ciò ha consentito all'ufficio di presidenza, in primis, di novare la posizione fiscale dell'Asp 'Terra di Brindisi', rispetto a quelle del “Latorre” e del “Rossini”, e, successivamente, di effettuare una ricognizione delle situazioni creditorie e debitorie della nuova Asp. In stretta collaborazione col Vicepresidente, avv. Vito Ventrella, e d'intesa con i Revisori dei Conti Nitto e Nardelli (uscenti e in proroga sino alla nuova nomina da parte della Giunta Regionale) abbiamo certificato crediti (pochi) e debiti che, al di là dei “tecnicisimi contabili”, rassegnano una situazione debitoria di circa 550 mila euro, riveniente, esclusivamente, dal Bilancio dell'ex Asp “Rossini”. In tale importo, ovviamente, sono contemplati il saldo finanziario dovuto alla ditta appaltatrice della “Casa di via Gravinella” e ai tecnici impegnati a vario titolo nel progetto complessivo; oltre ai vari fornitori di beni e servizi, operanti sino alla data di chiusura della “vecchia” casa di riposo.
A rendicontazione del finanziamento ottenuto per la realizzazione della nuova Rssa - continua Vinale -, la Regione Puglia provvederà a liquidare il saldo dovuto, così da ammortizzare, almeno in parte, la pesante esposizione debitoria. In merito, d'intesa con Vito Ventrella, una dettagliata e riepilogativa relazione tecnica, amministrativa e contabile, a giorni, sarà trasmessa ai preposti uffici regionali. Circa la situazione debitoria, osservo, inoltre, che nessun prestito bancario sarà attivato al fine di finanziare un qualsiasi piano di rientro. Ciò comprometterebbe seriamente il futuro della nuova Asp, anche in considerazione dei costi da sopportare per l'avviamento (sic!) della Rssa. Non a caso, dunque, grazie alla disponibilità dei creditori (privilegiati e non), ad oggi, sono stati chiusi 10 atti di transazione, per un importo di quasi 86 mila euro, da imputare sul corrente bilancio, a fronte dei quasi 359 mila euro dovuti. In alcuni casi, abbiamo anche condiviso con la ditta creditrice e i sindacati la cessione del credito in favore dei dipendenti, al fine di avere certezza del fatto che anche i lavoratori fossero tutelati. Tale attività ha consentito all'Asp di risparmiare, tra sorte capitale e interessi, circa 60 mila euro, rinviando sul bilancio pluriennale 2017/18/19, il saldo del debito complessivo. Non a caso, dunque, il nuovo schema di bilancio unificato (funzionale all'approvazione di un conto consuntivo consolidato), da discutere alla prossima seduta di Consiglio (già fissata per il prossimo 2 settembre), da un lato certifica in maniera «veritiera, trasparente e leggibile» la situazione finanziaria (oltre quella economica e patrimoniale) dell'Asp Terra di Brindisi; dall'altro consente di mettere in sicurezza i conti dell'Asp, grazie al piano di rientro varato.
Relativamente alla composizione definitiva del Consiglio di Amministrazione, ribadisco - va avanti Vinale - che tale prerogativa spetta al Comitato promotore, ai sensi dell'art. 8, comma 5 dello Statuto. Non a caso, in data 8 agosto. detto organo statutario, composto dagli ex consiglieri di amministrazione delle due Asp fuse, si è insediato deliberando, all'unanimità (assente Mara Narciso), la nomina del proprio Presidente nella persona del dott. Vito Mileti. Oggi (martedì 30 agosto), il Comitato promotore tornerà a riunirsi, tra l'altro, per procedere alla nomina dei 3 consiglieri di amministrazione mancanti. In caso contrario, il detto Comitato avrà tempo sino al 22 settembre per procedere alle richiamate nomine. Decorso infruttuosamente tale termine, toccherà alla Giunta Regionale assumere i provvedimenti del caso, come è giusto che sia. L'eventuale nomina di un Commissario straordinario è, sicuramente, l'ipotesi più probabile. Non ultimo, osservo che il finanziamento Po – Fesr ottenuto dell'ex Asp “Rossini” esclude, a priori, un diverso utilizzo della struttura, destinata, come noto, agli anziani e non agli immigrati. Ciò detto, vi è anche un “legato morale” da rispettare con la memoria del canonico Luigi Rossini. Infine, preciso che nel mese di agosto vi è stata corrispondenza tra la ditta appaltatrice dei lavori della nuova Rssa e l'Asp 'Terra di Brindisi'. Da un lato, l'Ati si è impegnata a consegnare le relazioni tecniche mancanti (utili al collaudo della struttura) «dopo il periodo feriale», che personalmente stimo al 31 agosto e non oltre il 15 settembre. Circa la consegna dell'immobile, mi aspetto che entro il termine indicato ciò avvenga. Diversamente, senza ulteriori indugi, è nostro dovere (sic!) chiedere l'esecuzione dell'ordinanza emessa dal Tribunale di Brindisi con tutte le conseguenze del caso. Ritengo, tuttavia, che, data la riconosciuta serietà degli imprenditori coinvolti, i cui rivendicati interessi legittimi non sta a me giudicare, vi siano i margini per chiudere almeno la vicenda della “consegna delle relazioni tecniche e dell'immobile”. A tal proposito, comunico, infine, che l'Asp “Rossini”, già prima della fusione con l'Asp “Latorre”, ha assunto provvedimenti esecutivi utili alla vigilanza, guardiania e videosorveglianza. Così per le bollette Enel (non quelle di cantiere in capo alla ditta), atteso, peraltro, l'importante impianto fotovoltaico realizzato sul terrazzo della struttura".
di Redazione
30/08/2016 alle 05:25:09
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