LOTTA CONTINUA
La Tradeco paga solo parte degli operai a Fasano: protestano i sindacati
Secondo la Fp Cgil e la Fit-Cisl lo strano comportamento dell'azienda ha creato disparità e discriminazioni tra i lavoratori
FASANO - Si registra una nuova puntata nel braccio di ferro tra la Tradeco, la società che a Fasano si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e i suoi dipendenti fasanesi. Nei giorni scorsi c'era stata la protesta per il mancato versamento della quattordicesima col timore, anche, di un eventuale ritardo nel pagamento dello stipendio di luglio che sarebbe dovuto avvenire entro il 15 agosto. La Tradeco, però, pare abbia pagato ma non a tutti i suoi dipendenti tanto che i sindacati Funzione Pubblica Cgil e Fit-Cisl, tramite i segretari territoriali Vincenzo Cavallo e Damiano Carbonella, hanno scritto al sindaco di Fasano Francesco Zaccaria e alla stessa Tradeco per denunciare questo strano comportamento.
«Con la presente – si legge nella lettera – queste organizzazioni sindacali denunciano il comportamento alquanto strano che la società Tradeco sta tenendo nella gestione del Comune di Fasano, in quanto solo una parte dei lavoratori ha ricevuto lo stipendio del mese di luglio 2016. Molti altri ancora niente, creando di fatto disparità e discriminazioni, oltre che, tutti i lavoratori aspettano invano ancora la metà della quattordicesima. Questa situazione è diventata oltremodo seria e destabilizzante per tutti i lavoratori. Questi svolgono regolarmente il loro lavoro con serietà e professionalità per garantire un servizio di primaria importanza per la città, specialmente in questo particolare periodo in cui la popolazione turistica è oltremodo aumentata e per tutta risposta vengono privati del sostentamento economico per loro e le proprie famiglie».
Fp Cgil e Fit-Cisl, poi, ribadiscono come anche il Comune di Fasano debba fare la sua parte. «A nulla sono servite le nostre precedenti note in cui si chiedeva al Comune di Fasano il pagamento diretto in quanto la società Tradeco, al momento, non garantisce solidità economica, nel rispetto delle normative vigenti – si legge ancora nella missiva-. Il nuovo Codice degli appalti, oltre tutto, prevede il pagamento diretto all'art. 30 comma 6. Non bisognava essere dei veggenti per capire che la società avrebbe incassato il canone di luglio senza pagare poi i lavoratori. Chiediamo al Sindaco di attuare quanto dichiarato ai lavoratori quando in modo spontaneo hanno protestato per portare a conoscenza la loro drammatica situazione. Vogliamo ricordare che attueremo tutti gli strumenti compreso lo sciopero, una volta finita la franchigia della legge 146/90».
I sindacati, sperando in un immediato e positivo riscontro sono disponibili ad affrontare con il Comune fasanese e la Tradeco sia questa situazione che tutte le problematiche ancora insolute. Resta il fatto, così come ben specificato nella lettera scritta in questa occasione, che settembre rischia di essere un mese nero per la città di Fasano. Se non si troveranno accordi tra le parti, trascorso il mese di agosto, i lavoratori sono pronti a proclamare scioperi a raffica lasciando la città tra i rifiuti. E settembre, per il territorio fasanese, è ancora un mese in cui ci sono tantissimi turisti. Alla vigilia di Ferragosto i lavoratori erano stati chiari anche col sindaco Zaccaria. Si sarebbero sacrificati in queste settimane in attesa che la situazione si evolvesse al meglio ma se la società avesse continuato a non rispettare il contratto e a non pagare puntualmente gli emolumenti avrebbero, appena la legge lo renderà possibile, incrociato le braccia.
di Alfonso Spagnulo
24/08/2016 alle 05:43:42
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