LITE NELL'ENTE
Comune di Fasano: scoppia la guerra tra due dirigenti
Il dirigente agli affari generali Fernando Virgilio chiede spiegazioni al suo "collega" Antonio Orefice per delle considerazioni riportate in alcune determine
Il dirigente Fernando Virgilio
FASANO - Dirigente contro dirigente. Non è certo la guerra dei Roses, la faida familiare resa nota nel film di Danny De Vito, ma al Comune di Fasano accade comunque che due pezzi da novanta della struttura comunale se ne dicano quattro. O meglio. A prendere carta e penna e chiedere spiegazioni è il dirigente agli affari generali Fernando Virgilio. Destinatario della pesante missiva il suo “collega”, dirigente alla Polizia municipale ma anche all'ecologia e all'ambiente, Antonio Orefice. Secondo Virgilio in alcune determine Orefice avrebbe espresso giudizi offensivi e lesivi dell'immagine e della reputazione dei dirigenti del Comune di Fasano.
«Nel dispositivo della determinazione dirigenziale n. 43 del 1° marzo – si legge nella lettera inviata da Virgilio ad Orefice -, a sua firma, è dato rilevare che, stante la carenza di idonee figure professionali all'interno dell'ente, è necessario individuare un collaboratore esterno con adeguata preparazione ed esperienza in materia di pubblici appalti, per coadiuvare l'ufficio ecologia nella predisposizione di atti amministrativi particolarmente complessi». Pare che questi ultimi siano quelli relativi al bando di gara per il servizio di raccolta rifiuti. Virgilio sottolinea anche che “tale valutazione di sfiducia”, risulta condivisa anche dalla giunta comunale dell'epoca che deliberò un indirizzo amministrativo proprio teso a cercare fuori dalla struttura comunale questa figura “preparata”.
Ma non è finita. «Nella determina del 17 luglio – scrive ancora Virgilio ad Orefice – si legge invece, se possibile, un giudizio ancora più gravemente denigratorio, secondo il quale “la valutazione sulla base dei criteri di natura qualitativa dell'offerta economicamente più vantaggiosa della gara in discorso presuppone una competenza tecnicamente qualificata dei componenti della commissione” e purtroppo “tra i funzionari in servizio presso questa Amministrazione non vi sono figure professionali in possesso di competenze nello specifico settore oggetto dell'appalto, in grado, quindi, di esprimere un compiuto giudizio”».
Proprio quest'ultimo passaggio ha mandato su tutte le furie Virgilio che sottolinea come Orefice abbia scritto, con tutta naturalezza, che l'Amministrazione fasanese è nella mani, scrive nella missiva ancora lo stesso dirigente agli Affari generali, di “un branco di dirigenti tanto incompetenti quanto inaffidabili, neanche in grado di scrivere, leggere e far di conto, più o meno sulla soglia dell'incapacità naturale”. Ecco perché in conclusione Virgilio chiede al suo “collega” Orefice di documentare, dati i giudizi offensivi e lesivi, urgentemente le ragioni del suo convincimento chiarendo il perché prima di formulare le sue determinazioni non abbia consultato gli altri dirigenti del Comune.
di Alfonso Spagnulo
26/07/2012 alle 06:47:42
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