NUOVA EDIZIONE
Intrecci di passato, presente e futuro per la 46ma 'Mostra dell'Artigianato Fasanese'
La nuova edizione della campionaria silvana è stata inaugurata ieri con un doppio taglio di nastro alla Casina Municipale
FASANO – La 46ma “Mostra dell'Artigianato Fasanese” è ufficialmente pronta ad accogliere i suoi visitatori. Nella serata di ieri (sabato 13 agosto) una cerimonia di inaugurazione ha di fatto segnato l'inizio di una nuova edizione della storica manifestazione silvana che rimarrà aperta fino al 28 agosto. Tanta era l'attesa, soprattutto alla luce dei tempi strettissimi a disposizione del neo assessore alle Attività Produttive Luana Amati che, invece, non si è lasciata scoraggiare. Con determinazione ha messo in piedi uno staff di persone qualificate e, con il loro prezioso aiuto, la solerte organizzazione della “Nuova Artigian Faso” e la collaborazione di tante realtà associative locali, in primis l'Utl “San Francesco d'Assisi”, è riuscita a proseguire degnamente una tradizione consolidata che vanta il pregio di ricordare il valore dell'artigianato e dei suoi unici creatori.
La cerimonia di apertura della Mostra, che quest'anno prende il titolo “Artieri, oggi e domani. Storie di mani, botteghe e saperi”, è stata condotta dal giornalista Martino Grassi in viale Toledo (esattamente davanti all'ingresso della Casina). L'assessore Amati, infatti, nel promuovere principi come la partecipazione e la collaborazione, ha voluto che si partisse in mezzo alla gente, a cospetto di un arco di luminarie che introduce alla Mostra. «Sono quasi 50 anni che questa città celebra questo evento e mai avremmo potuto pensare di farla mancare agli artigiani e ai fasanesi tutti – ha dichiarato con emozione l'assessore Amati. Chiuderemo il 28 agosto, ma già dal 29 ricominceremo a lavorare perché ci possa essere una campionaria ancora più importante nei prossimi anni, anche recependo fondi regionali. Costituiremo un coordinamento permanente affinché la mostra cresca in importanza e in possibilità di crescita economica per Fasano». Sono quindi intervenuti per un breve saluto: Giovanni Laguardia, presidente dell'Associazione “Nuova Artigian Faso”, il senatore Nicola Latorre e il consigliere regionale Fabiano Amati.
Il sindaco Francesco Zaccaria ha voluto ribadire il valore dell'artigianato quale «sfida che dobbiamo raccogliere recependo il passato e pensando al futuro». Dopo un omaggio canoro da parte dell'artigiano Mosè Schiavone, il primo cittadino ha tagliato il nastro posizionato tra le colonne antistanti il piazzale del Palazzo dei congressi, dando così avvio alla rassegna numero 46. E per proseguire lungo la fondamentale scia del passato, si è pensato anche a un secondo nastro simbolico all'ingresso della campionaria: a tagliarlo è stato Giuseppe Schiavone, artigiano di grande esperienza, il cui nome compare tra gli espositori della prima edizione della Mostra datata 1950. Ecco quindi svelato l'allestimento che, lungo un percorso ben strutturato, immerge il visitatore nel mondo della creazione manuale, tra tecniche e saperi di diversi settori, che sono un inestimabile patrimonio per l'intera comunità fasanese.
Ma veniamo ai dettagli dell'allestimento che quest'anno ha seguito la direzione artistica degli architetti Fabrizio Frate e Claudio Galeota. In primo luogo, recependo quanto imbastito dagli architetti delle due precedenti edizioni (Veronica Giannandrea e Gianni Trisciuzzi), i due giovani professionisti hanno lavorato nell'ottica di continuare a valorizzare l'aspetto narrativo della Mostra piuttosto che il suo aspetto fieristico. Tutto questo è stato tradotto in un racconto visivo: i nodi che si intrecciano dallo spazio esterno fino all'ambiente interno, sorreggendo imponenti portali, rievocano come l'artigianato sia il risultato dell'intreccio di uomini che si incontrano e collaborano, si scontrano con le difficoltà, ma proseguono il loro operato creando dei solidi collegamenti tra passato, presente e futuro. «Ci sono 4 variabili naturali: il fuoco, l'aria, la terra e l'acqua, elementi da cui gli artigiani traggono le materie prime per le loro creazioni, mentre la costante è il tempo – ha spiegato ai presenti l'arch. Frate –». «Abbiamo progettato uno spazio centrale, un'agorà in cui far fluire i racconti – ha aggiunto l'arch. Galeota –. Il tema della narrazione sarà portato avanti attraverso la visione di un video, da proiettare in sala, con interviste fatte agli artigiani storici nelle loro botteghe, e poi dimostrazioni pratiche nello spazio centrale in cui siano gli artigiani stessi a parlare, così che il visitatore possa tornare a casa con un concetto, un frammento della nostra ricchezza. Noi siamo gli scenografi, poi sono gli artigiani i veri protagonisti che devono lasciare traccia e testimonianza del loro saper fare. Perché bisogna sempre pensare a quello che l'artigianato può diventare nel futuro ».
La rassegna, ad ingresso libero, rimarrà aperta fino a domenica 28 agosto, visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 23 e al sabato e nei festivi dalle 10.30 alle ore 13 e dalle 18 alle 24. Saranno 37 gli espositori: “Università del Tempo libero” (laboratori didattici dedicati agli antichi mestieri femminili, alla fisarmonica e alla chitarra), “Prnx di Piero Schiavone” (sculture zoomorfe in metallo), “Biagio Amati” (attrezzature per l'agricoltura), “Domo Style” (mobili e sculture in legno), “Sante Musa” (lumi artistici), “Giuseppe Schena e Tommaso Muolo” (oggetti in legno di ulivo), “Arte Studio” (quadri), “Romina Custodia” (composizioni floreali), “Pietro Rosato” (sculture in legno), “Ipsia G. Ferraris” e “AccordiAbili” (progetto Ema), “Alba Decor” (stucchi decorativi e pitturazioni), “Giuseppe Vinci” (porte), “Vito Marasciulo” (ceramiche artistiche), “Filomeno Di Pietro” (mobili e complementi d'arredo), “Profal” (infissi), “Serman” (serramenti), “Safs” (infissi), “Vincenzo Giannoccaro” (sculture in legno d'ulivo), “Vetreria Fasanese” (opere in vetro), “Malvoni Caminetti” (caminetti in pietra), “Giuliana Trapani” (creazioni artigianali in pietre ed argento), “Isa Pezzolla” (filet), “Tommaso Marraffa” (souvenir in pietre), “Vito Carucci” (quadri olio su tela), “Daf” (pavimento stampato – roccia artificiale), “Genoveffa Ferrara” (oggettistica e quadri), “Co.Pa.Resine” (pavimenti in resina), “Domus Artis” (ceramiche e quadri), “Leonardo Argento” (sculture in pietra), “Angelo Sisto” (stucchi decorativi e pitturazioni), “Stefano Calella” (lavorazioni in pietra), “Luigi Palmisano” (lavorazioni in ferro), “Orlando Atelier Sposi” (abiti da cerimonia uomo), “Aurelie Sposa” (abiti da cerimonia donna), “Scintille” (composizioni floreali), “Hair Style” e “Paradise Pagnelli” (acconciature donna e uomo). La Mostra sarà anche social con la pagina Fb Mostra dell'Artigianato Fasanese.
di Angelica Sicilia
14/08/2016 alle 01:46:52
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