PRIMO ATTO
Fondi dell'ecotassa ai Comuni in emergenza rifiuti: la proposta approvata in commissione
La proposta di legge, avanzata dal consigliere regionale fasanese Fabiano Amati, è stata approvata: ora la parola passa al consiglio regionale
FASANO - Buone notizie per quei Comuni pugliesi, e tra questi Fasano, che attualmente stanno facendo fronte all'emergenza rifiuti portando questi ultimi fuori regione. La V Commissione presieduta da Filippo Caracciolo ha approvato a maggioranza (astenuti Antonio Trevisi M5s e Luigi Morgante, Area popolare) la proposta di legge a firma del consigliere Fabiano Amati, con la quale si propone di destinare una parte della maggiore provvista del fondo regionale ai comuni che presentino un adeguato progetto finalizzato a favorire la minore produzione di rifiuti, ovvero le attività di recupero di materie prime e di energia, con priorità per quelli che realizzano sistemi di smaltimento alternativi alle discariche, nonché a realizzare la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree industriali dismesse, e che stiano sostenendo maggiori costi per assicurare la chiusura del ciclo dei Rsu.
"Questo - dice Amati - per evitare che i maggiori costi che i Comuni sostengono vadano a carico dei cittadini: con questo disegno di legge possiamo aiutare gli enti locali per evitare di metterli ulteriormente nelle condizioni di prelevare il denaro dalle tasche dei cittadini. Un segnale positivo da dare. Detta misura ha però natura temporanea e straordinaria (fino alla completa attuazione della riforma legislativa regionale sulla gestione del ciclo dei rifiuti, e comunque non oltre il termine perentorio del 31 dicembre 2016), perché diretta a preferire, sempre fatta salva la destinazione delle risorse provenienti dalla c.d. ecotassa, i progetti con finalità ambientale presentati da comuni che si ritrovino nelle seguenti condizioni (da superare con il completamento e l'attuazione di apposita riforma legislativa regionale sul ciclo dei rifiuti): utilizzo di discariche ed impianti di trattamento situati a grandi distanze dai Comuni di produzione dei rifiuti, con conseguente aggravio dei costi per il trasporto fuori Ato dei Rsu biostabilizzati da avviare a smaltimento; ricorso sistematico a discariche per rifiuti speciali non pericolosi di proprietà privata”.
Ciascun Comune interessato dovrà trasmettere entro il termine del 30 novembre 2016 alla competente Sezione dell'amministrazione regionale una proposta di utilizzo della somma assegnanda, con valore economico proporzionato ma non eccedente la spesa presunta dei maggiori costi così come rilevata dall'Oga di competenza, contenente le modalità, i criteri di utilizzazione delle risorse e il relativo crono programma: la proposta di utilizzo della risorsa dovrà necessariamente contenere interventi volti a favorire la minore produzione di rifiuti, ovvero le attività di recupero di materie prime e di energia, con priorità per quelli che realizzano sistemi di smaltimento alternativi alle discariche, nonché a realizzare la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree industriali dismesse. A seguito della proposizione della domanda da parte dei comuni interessati, la Sezione regionale incaricata procederà all'istruttoria tecnica, economica e finanziaria della proposta, oltre ad accertare la pertinenza e l'ammissibilità della spesa e formulerà alla Giunta regionale la proposta di ripartizione delle risorse tra i singoli comuni.
Tra i Comuni interessati alla questione tutti quelli della provincia di Brindisi e tra questi Fasano che, come è noto, è costretta a portare l'indifferenziato in Emilia Romagna con costi triplicati. Ora, però, l'ultima parola spetta al consiglio regionale.
di Redazione
02/08/2016 alle 13:00:23
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