GUERRA TRA LE PARTI
Il direttore generale Pasqualone riapre Pediatria ma denuncia il sindaco di Fasano
La Asl brindisina ha scritto al Prefetto e alla Procura della Repubblica: 'Se dovesse accadere qualcosa la responsabilità sarà di Zaccaria'
FASANO - Il direttore generale dell'Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone riapre Pediatria ma dichiara guerra al sindaco di Fasano Francesco Zaccaria denunciandolo al Prefetto e alla Procura della Repubblica. Mentre a Fasano si festeggia per la salvezza momentanea del reparto nubi scure si addensano all'orizzonte per lo stesso alla luce dei provvedimenti che l'Asl ha deciso di adottare dopo che ha dovuto attenersi all'ordinanza sindacale emessa da Zaccaria nella giornata di ieri (venerdì 22 luglio). Ma andiamo per ordine.
Il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria ha emesso ieri un'ordinanza urgente e contingibile con la quale ordina all'Asl “di riattivare, con effetto immediato, l'attività di ricovero presso il reparto di Pediatria del presidio ospedaliero ‘Umberto I' di Fasano e di astenersi dall'adottare sino alla data 30 ottobre 2016 provvedimenti di sospensione e/o disattivazione dell'attività di ricovero presso il reparto di Pediatria del presidio ospedaliero ‘Umberto I'”. L'atto sindacale ha provocato la reazione del direttore generale della Asl Giuseppe Pasqualone che ha prima ottemperato all'ordinanza riaprendo i ricoveri per pediatria a Fasano ma ha poi presentato una denuncia al Prefetto, al Procuratore della Repubblica di Brindisi e, per conoscenza, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, “ritenendo assolutamente illegittima la norma, per giurisprudenza acclarata, del provvedimento del sindaco di Fasano addebitandogli qualsiasi responsabilità di eventuali danni che dovesse questo provvedimento causare”.
«Il sindaco di Fasano si assuma tutte le responsabilità su questa vicenda – dichiara il direttore generale della Asl -. Ho invitato anche il Prefetto a programmare un tavolo di confronto urgente sulla questione per una soluzione bonaria. Mi preme evidenziare anche un'altra cosa. Ora è giunto il momento di dare i dati del reparto di Fasano che registra 300 ricoveri all'anno, cioè 1,5 ricoveri al giorno. Una vera e propria barzelletta che non giustifica l'esistenza di un reparto tra l'altro con un ospedale come quello di Monopoli vicino otto chilometri. Si fanno tre visite ambulatoriali al giorno e 1,5 consulenze di media al pronto soccorso. Se questi sono dati da reparto invito chiunque a venire al posto mio a fare il direttore generale. Il sindaco evidentemente non si rende conto di cosa voglia dire gestire un reparto. A Francavilla Fontana si registrano dati dieci volte superiori con un flusso di mobilità attiva che arriva da Grottaglie per la chiusura del punto nascita e ci sono solo cinque medici. Io pediatri non ne ho perché, al di là delle chiacchiere che raccontano a Fasano, non ce ne sono e quindi ditemi voi come devo risolvere le emergenze. Mi auguro solo che non ci scappi il morto in questa storia. Io mi devo tutelare. Sono costretto a riaprire i ricoveri ma se succede qualcosa da altre parti sarà responsabile il sindaco e non certo io».
Nell'atto a firma di Pasqualone in cui vengono riammessi i ricoveri a Pediatria ci sono alcuni passaggi che, come detto, non fanno presagire nulla di buono per Pediatria. Innanzi tutto, per l'Asl brindisina, l'ordinanza adottata dal sindaco è illegittima "avendo inibito l'attenzione, da parte di questa amministrazione sanitaria, di determinazioni assunte al fine di fronteggiare le urgenti esigenze assistenziali legate alla carenza di personale, maggiormente avvertita in concomitanza con il periodo estivo. L'amministrazione comunale di Fasano - si legge ancora nella nota - ha, in tal modo, impedito allo scrivente (Pasqualone, ndr), di procedere alla sospensione dell'attività del reparto di pediatria programmata al fine di garantire condizioni di sicurezza per operatori e pazienti nonché in ragione della carenza degli standard organizzativi previsti dalla legge per la branca de qua. Non tacendo poi il fatto che l'atto in questione risulta essere stato adottato dal sindaco di Fasano in difetto dei presupposti previsti per l'esercizio dei poteri extra ordinem attribuitigli interferendo con le Autorità legittimamente investite nella materia della programmazione ed organizzazione di servizi sanitari".
Pasqualone, nella nota inviata al Prefetto e al Procuratore della Repubblica (oltre che allo stesso sindaco Zaccaria e al presidente della Regione Michele Emiliano) invita il primo cittadino di Fasano ad annullare la sua ordinanza e rammenta allo stesso sindaco che ogni eventuale pregiudizio derivante dall'esecuzione della stessa ordinanza sarà da ascrivere alla sua esclusiva responsabilità. Non solo. Oltre a chiedere al Prefetto un incontro per la soluzione bonaria della vicenda chiede allo stesso che annulli l'ordinanza sindacale per motivi di sicurezza. Già lunedì (25 luglio), comunque, l'Asl di Brindisi potrebbe fare ricorso al Tar contro l'ordinanza del sindaco Zaccaria che, sulla carta, potrebbe essere davvero annullata dal Prefetto se questi riterrà valide le tesi dell'azienda sanitaria brindisina. Non solo. Oltre a Pediatria pare abbiano ormai le settimane contate anche la medicina generale, la pneumologia e il pronto soccorso. Insomma, la questione ospedale a Fasano è tutt'altro che risolta e le prossime ore potrebbero anche riservare altre sorprese.
di Redazione
23/07/2016 alle 05:45:50
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