Comitato 'Ospedale Salute Ambiente': 'Pronti ad occupare il reparto di Pediatria a Fasano'

FASANO - Non si ferma il coro di protesta verso il blocco dei ricoveri nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Fasano. Ora ad attivarsi è il Comitato "Ospedale Salute Ambiente" che ieri si è riunito e sta predisponendo azioni per scongiurare la chiusura del reparto.

"Il Comitato “Ospedale Salute Ambiente” - si legge in una nota diramata dopo la riunione -, preso atto della delibera che blocca i ricoveri presso il Reparto di Pediatria dell'Ospedale “Umberto I” di Fasano, riducendo, di fatto, a sole sei ore la copertura ambulatoriale, a partire dal 19 luglio 2016, si è mobilitato per scongiurare l'attuazione di tale provvedimento. Sin dal primo momento sapevamo che sarebbe stata una battaglia dura, ma lo spirito che ci ha animati e che ci anima tuttora ci ha spinto ad andare avanti, ignorando voci e commenti, anche gratuiti, di persone incapaci di costruire, ma bravissime a demolire, criticare e disprezzare l'operato di chi, come noi, ci prova ed è pronta a lottare con le unghia e con i denti. Eravamo consapevoli di non essere la panacea di tutti i mali, ma prima che genitori siamo cittadini. Cittadini attivi che vogliono essere parte integrante di questa città. Essere cittadini non significa soltanto adempiere ai propri doveri, ma vuol dire soprattutto rivendicare i propri diritti, e quello alla salute è il diritto primario di ogni uomo. In una comunità, se tale si vuole definire, bisogna vivere, non sopravvivere, bisogna guardare, non girare lo sguardo, come purtroppo la maggior parte della gente fa. Bisogna combattere e non arrendersi, neanche di fronte all'evidenza, perché gli ospedali non appartengono ai politici di turno, ma a tutti noi.

Ecco perché - continua il comitato - abbiamo deciso di mobilitarci in ogni modo, anche arrivando ad occupare il reparto di Pediatria e l'ospedale tutto, qualora ce ne fosse la necessità, coinvolgendo tutte le associazioni e i politici che ci vorranno affiancare. Diamo per scontato che al nostro fianco scenderanno i 7000 cittadini che hanno apposto la loro firma sulla nostra petizione. Perché, al contrario di quanto si sta dicendo in giro, la nostra raccolta firme non era un'azione di facciata, né tantomeno una mera strumentalizzazione politica. Noi siamo qui per impedire che ci venga strappato ciò che ci appartiene: un reparto altamente qualificato grazie al quale molti bambini hanno avuto salva la vita, grazie all'intervento tempestivo dei medici. Sui bambini non si specula. I bambini non hanno voce e non possono essere solo dei numeri su dei grafici incomprensibili ai più. Diventiamo la loro voce e facciamo sì che, una volta adulti, non si vergognino di tutti noi e del mondo che stiamo consegnando loro".