NOTA POLEMICA
Fabiano Amati risponde alle tante polemiche sulla chiusura di Pediatria a Fasano
Il consigliere regionale fasanese sottolinea come la difficoltà nel reperire pediatri è alla base della decisione della Asl di Brindisi
FASANO - «Al posto di parlare, commentare, protestare e speculare politicamente, c'è qualcuno è in grado di trovare almeno due medici pediatri disponibili a sottoscrivere un contratto a tempo determinato? Si risolverebbe immediatamente la situazione di disservizio che ci accingiamo a vivere, perché il problema odierno dei reparti di pediatria degli ospedali di Fasano e Ostuni è proprio la difficoltà a reclutare almeno due unità aggiuntive di personale medico pediatrico». Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati, con riferimento al blocco dei ricoveri pediatrici disposto dalla ASL di Brindisi nello stabilimento ospedaliero di Fasano-Ostuni.
«La carenza di personale medico e le concomitanti ferie estive, infatti - commenta Amati -, comportano l'impossibilità di garantire l'assistenza ospedaliera così come le leggi europee ed italiane prescrivono, e cioè rispettando il numero minimo dei componenti l'équipe, la turnazione e le ferie estive. Non senza rilevare che in base alle stesse leggi commetterebbe un reato, sì un reato, il manager Asl che consentisse un'attività ospedaliera h24 senza assicurare il contingente minimo di personale medico e la relativa turnazione. Mi risulta che la dirigenza della Asl di Brindisi sta provando in tutti i modi, purtroppo invano, a reclutare almeno due unità aggiuntive di personale medico pediatrico. Sarebbe per questo molto utile se qualcuno, invece di gridare allo scandalo, segnalasse qualche disponibilità di medici pediatri ad accettare la sottoscrizione di un contratto di lavoro con la Asl. Perché il vero scandalo nei confronti della salute dei bambini sarebbe quello di consentire l'attività in un regime di assistenza illegale e quindi insicuro, attentando alla salute dei piccoli pazienti. Se poi il problema è approfittare di ogni questione sulla sanità per fare speculazione politica, si faccia pure. Sul punto non temo nessun confronto pubblico con chiunque, perché, lo ripeto ancora una volta, io non sto dalla parte dei voti che si prendono o perdono ma sui problemi e la loro complessità. Cioè dalla parte dei cittadini che se ne infischiano dei politicanti.
So bene che questo mio appello sincero a segnalare almeno due medici pediatri cadrà nel disinteresse e nel tritacarne della polemica e dei commenti disinformati a mezzo social network - conclude Amati -. Non importa. Su questa vicenda eviterò di rispondere ancora a chi sa tutto di tutto, perché quel tempo lo occuperò a fare il mio dovere, che in questo caso consiste nel cercare una soluzione alla carenza di personale medico, in un'area geografica, quella tra Bari e Brindisi, che ha una sofferenza terribile e cronica di servizi ospedalieri per malattie tempo-dipendenti (cioè quelle malattie per cui è molto poco il tempo a disposizione per avere salva la vita) che va curata con molto impegno (dice niente il nuovo ospedale?) e con poca approssimazione, senza farsi abbindolare dal clima da "caccia alle streghe" messo su da tanti "stregoni" che con il loro fare carpiscono la buona fede della gente ed in particolare di quella più povera e priva di protezione»
di Redazione
20/07/2016 alle 17:46:14
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