TEMA SCOTTANTE
Alga tossica a Torre Canne e Forcatella: il parere dell'esperto
Il biologo marino Pierluigi Carbonara analizza la situazione venutasi a creare in alcuni tratti di mare della costa fasanese
FASANO - La presenza di un alto tasso di alga tossica nel tratto di mare antistante il faro di Torre Canne e a Forcatella lascia spazio a dubbi che solo un esperto può cercare di risolvere. Per questo abbiamo chiesto lumi a Pierluigi Carbonara, laureato in Biologia con specializzazione in Biochimica Marina e dottorato in Scienze e Tecnologie applicate all'Ambiente. Carbonara ha partecipato ad oltre 50 progetti di ricerca nazionali e soprattutto internazionali su argomenti legati alla biologia delle specie acquatiche, alla fisiologia nei pesci, alla gestione delle risorse marine.
Dott. Carbonara, andiamo subito al dunque: a cosa è dovuta l'alta presenza di alga tossica nelle acque di Torre Canne e Savelletri?
«La proliferazione della cosiddetta alga tossica Ostreopsis ovata è un fenomeno stagionale legato sostanzialmente ad alcuni fattori ambientali quali: le alte temperature del mare oltre i 20 °C, la presenza di nutrienti (azoto e fosforo) e l'assenza di correnti. Quando si verificano queste condizioni soprattutto in aree di basso fondale si riscontra una proliferazione molto rapida ed intensa di quest'alga unicellulare detto bloom algale. Quest'alga contiene una tossina e quando si verificano giornate ventose come quelle di questi ultimi giorni soprattutto lungo le coste rocciose si forma il cosiddetto aerosol formato da piccole goccioline di acqua marina che vengono disperse nell'aria per via del moto ondoso e del vento intenso. Queste goccioline possono contenere alte concentrazione di Osteopsised in queste condizioni è facile venire a contatto con l'alga per inalazione e subirne gli effetti tossici».
Sono anni che il fenomeno si ripresenta: quali interventi sono necessari a che ciò non si verifichi più?
«Guardi, la presenza di quest'alga lungo le coste italiane è datata agli inizi del 2000. Questa è una specie tipica dei climi caldi e tropicali, ma negli ultimi decenni il Mediterraneo sta subendo una “tropicalizzazione” o meglio “meridionalizzazione”, molte specie di pesci, molluschi crostacei oltre che di alghe tipiche di climi caldo/tropicali aliene per il Mediterraneo stanno colonizzando il Mare Nostrum. In alcuni casi queste specie sono pericolose per la salute umana, ma sono pericolose soprattutto per i delicati equilibri degli ecosistemi marini. Questo fenomeno attiene a cambiamenti globali legati essenzialmente al surriscaldamento degli oceani. Va, inoltre, detto, che studi recenti hanno messo in luce una stretta correlazione tra inquinamento e la presenza di Ostreopsis. Questo è un aspetto su cui sicuramente si può intervenire per arginare il fenomeno non certo per evitarlo del tutto. Per esempio, dove i centri abitati costieri non sono allacciati alla rete fognaria, i pozzi a “perdere” scaricano a mare e quando i residenti nei mesi estivi aumentano enormemente si possono creare situazioni di inquinamento che possono favorire la fioritura dell'alga tossica, oltre ovviamente ad una serie di problemi di natura ambientale. Lo stesso dicasi per acque di fogna scaricate a mare non adeguatamente depurate».
Quali consigli si sente di elargire ai bagnanti per evitare gli effetti nocivi dell'alga? «Non sono un medico e mi guardo bene da elargire consigli strettamente clinici. Comunque non bisogna fare allarmismi la situazione è monitorata costantemente dall'Arpa. L'Agenzia controlla da giugno a settembre con frequenza quindicinale (aumentata nel caso di fioritura conclamata) 20 siti, distribuiti sull'intero territorio regionale potenzialmente interessati dalla presenza della specie. Consultando il sito dell'Arpa è possibile conoscere la presenza di alga tossica lungo la costa in tempo reale. L'Agenzia stessa sul suo sito web consiglia nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate; nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina».
di Redazione
19/07/2016 alle 05:26:57
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela