BRUTTA VICENDA
Prime 'vendette' elettorali: chiesta la testa del presidente del Com di Fasano
Un neo consigliere di maggioranza si sarebbe recato dal sindaco Francesco Zaccaria per conto di alcuni standisti e avrebbe chiesto appoggio per defenestrare Vito Semeraro
FASANO - Di solito, al termine delle elezioni comunali, a pagare dazio di "vendette" elettorali sono gli avvesari politici. Coloro, cioè, che hanno appoggiato candidati diversi da quello vicente. Ma a Fasano paradossalmente accade il contrario. Protagonista della vicenda che vi stiamo raccontando è Vito Semeraro, il presidente del Com (Centro Ortofrutticolo Mediterraneo). Ebbene c'è chi non ha atteso neppure che il neo sindaco Francesco Zaccaria nominasse la sua Giunta per chiedere la testa proprio del presidente Semeraro che, è bene ricordarlo, era anche candidato nella lista del Movimento "in Comune" in appoggio proprio a Zaccaria.
Chi lo ha chiesto? Ed ecco la cosa strana. Un neo consigliere di maggioranza che si sarebbe recato dal sindaco per chiedergli, appunto, cosa si potesse fare per sollevare dall'incarico Semeraro. A parte che il Com è ormai una società privata e il Comune ha solo una piccolissima quota, la questione ancora più incredibile è che il consigliere in questione sarebbe a capo di una cordata di standisti del mercato ortofrutticolo la maggior parte dei quali non avrebbe neppure appoggiato Zaccaria ma uno dei suoi avversari Per dirla meglio Rosato). Il consigliere in questione pare abbia raccolto firme per convocare un'assemblea e sfiduciare Semeraro nonostante quest'ultimo abbia già messo a disposizione la sua carica. In effetti proprio Semeraro, dopo la cancellazione di una fidejussione personale sua e di altri cinque soci di migliaia di euro che aveva consentito l'operazione di salvataggio, cancellazione già effettuata dalla banca dopo aver visionato l'ottimo stato del bilancio Com, aveva già fatto capire di essere stanco di dover far fronte ad attacchi ritenuti ingiustificati e che quindi era disposto a passare la mano o mettersi in gioco con nuove elezioni.
Ma questo ad alcuni commissionari non è bastato e hanno comunque tentato la forzatura complice il neo consigliere comunale. C'è da dire che Zaccaria pare abbia risposto picche anche perché, in questo momento, ci sono cose molto più importanti a cui pensare. Ma la questione rischia di far scoppiare le prime faide interne alla maggioranza. Infatti è logico che in un eventuale braccio di ferro il presidente Semeraro avrebbe l'appoggio incondizionato del Movimento 'in Comune' e anche da alcuni consiglieri del Pd che non esiterebbero a scagliarsi contro il loro "collega" che invece appoggia il gruppo di standisti che vorrebbero defenestrare il presidente Com.
Non sappiamo come andrà a finire questa storia ma resta l'amaro in bocca di scoprire che il tanto agognato rinnovamento decantato dallo stesso Zaccaria in campagna elettorale rischia di essere condizionato dall'atteggiamento di consiglieri (non proprio giovani e innovativi) che antepongono interessi personali a quelli della collettività. La speranza è che il primo cittadino riesca a far capire che le cose devono andare diversamente e che nelle questioni private è bene tenere fuori l'ente comunale che deve, come detto in precedenza, far fronte a ben altre incombenze.
di Redazione
10/07/2016 alle 05:59:52
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