STRUTTURA ALL'AVANGUARDIA
Inaugurato il lago di 'Forcatella': l'impianto è tra i migliori d'Europa
Il taglio del nastro è stato dato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal sindaco di Fasano Francesco Zaccaria e dal consigliere regionale Fabiano Amati
FASANO - Un lago da 50.000 metri cubi (qualcosa come 50 milioni di litri), una rete irrigua da circa 200 chilometri e niente più scarico fognario in mare. Questo accade a Savelletri, esattamente a Forcatella, dove oggi (venerdì 8 luglio) il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inaugurato un impianto senza eguali in Europa, capace di trattare tutti i reflui del comprensorio di Fasano e di riutilizzarli sia per l'agricoltura, che per ricaricare la falda acquifera messa in pericolo dai prelievi dei pozzi che fanno risalire l'acqua salata di mare. Le acque nel lago di Forcatella sono così pronte all'uso agricolo, senza ulteriori trattamenti. L'eventuale eccedenza viene utilizzata per proteggere la falda dall'intrusione marina. L'area è stata completamente resa fruibile, con sentieri, punti di sosta e piste ciclabili intorno all'invaso, circondato da ulivi secolari e adiacente sia al vecchio depuratore che a rinomate strutture ricettive di lusso. L'oasi è già stata scelta dall'avifauna per riposare e dissetarsi. In un edificio secondario, il flusso di reflui che prima finiva in mare viene intercettato in una vasca sotterranea, disinfettato chimicamente e poi immesso nei reattori e poi nel lago.
I “reattori”, meccanismi di ultimo stadio di affinamento dell'acqua, sono racchiusi in un edificio chiamato “masseria” perché costruito per mimetizzarsi nell'ambiente circostante secondo i canoni dell'architettura della zona, invece di essere contenuti in un anonimo capannone industriale. Da qui, un ruscello alimenta i bacini che presentano al centro due isole artificiali. La costruzione è stata pensata nel 1990, un finanziamento regionale e europeo ha permesso di completare i lavori e già si pensa a un modulo per la potabilizzazione.
A tagliare il nastro sono stati lo stesso Emiliano, il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, il consigliere regionale fabiano Amati, il Prefetto di Brindisi Annunziato Verdè e il presidente dell'Acquedotto Pugliese Nicola De Sanctis. Toccata e fuga, quella fatta a Forcatella, anche dell'assessore regionale ai lavori pubblici Giovanni Giannini. Dopo la benedizione impartita da don Gino Copertino e una breve conferenza stampa dirigenti e tecnici della AquaSoil, la società che gestisce gli impianti, ha fatto visitare la grande struttura agli illustri ospiti.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal presidente Michele Emiliano, dal consigliere regionale Fabiano Amati e dal sindaco di Fasano Francesco Zaccaria.
Michele Emiliano: «Oggi abbiamo inaugurato un impianto che sarà il prototipo di quelli con cui consentiremo il riutilizzo irriguo dei reflui fognari. Mi devo congratulare con questa comunità che ha scelto il progresso nel settore e il nuovo piano di tutela delle acque si dovrà ispirare a questa struttura. Buttare in mare in mare l'acqua è uno spreco perché non ne abbiamo a sufficienza e soprattutto costituisce anche un modo per nascondere eventuali vizi della depurazione. In questo modo, utilizzando luoghi come questo, noi non sprecheremo acqua e potremo controllare in modo preciso la qualità della depurazione. Due cose che aiutano l'ambiente, aiutano l'agricoltura, e fanno di Fasano una punta avanzata del futuro che verrà, perché il futuro della Regione Puglia sta nella capacità che questa città ha avuto di concepire un impianto del genere e di realizzarlo, sia pure in diverse fasi, fino al completo utilizzo. Oggi c'è un comparto agricolo che si serve di quest'acqua e che ne fa un fattore di competizione, che aiuta i produttori agricoli di Fasano ad incrementare la propria economia. L'impianto di Forcatella sarà un modello per tutta la Puglia».
Fabiano Amati: «Noi in questo impianto stiamo sperimentando il futuro, perché la natura non conosce salti, tutto si ricongiunge come se fosse un grande cerchio. Il “lago Forcatella” di Fasano è un'opera che, oltre ad avere una bellezza ambientale visibile e culturale da pianificare con idee e progetti, realizza un grande sogno di prospettiva: in questo luogo l'ambiente si fa abbattendo le credulità e le suggestioni ecologiste, perché si stringe la mano alla scienza e questa occasione serve per portare l'esempio in tutta la regione così da facilitare il nostro lavoro nel rendere adeguato il nostro sistema di depurazione, il servizio idrico integrato, mostrando che spesso le ostilità sono ingiustificate. Questa fu un'opera visionaria dell'amministrazione comunale di Fasano guidata dall'allora sindaco Donato De Carolis; in quella occasione fu gettato il primo seme verso questa grande opera di innovazione tecnologica e scientifica che portò successivamente a realizzare l'impianto attiguo a questo grande lago. È stata poi la Regione Puglia a finanziare con quasi 4 milioni di euro il potenziamento, nonostante il vecchio impianto avesse comunque ricevuto vari premi in Europa che attestavano le buone pratiche dell'amministrazione regionale. L'ampliamento è stato reso possibile grazie all'amministrazione comunale precedente a quella di Francesco Zaccaria, guidata da Lello Di Bari. I tecnici comunali di Fasano, i dirigenti e i funzionari in questa grande avventura hanno messo non solo il dovere dettato dalla propria professione, ma anche un pizzico di passione in più, utile per realizzarlo. Questo lago contiene 50 milioni di litri di acqua, serve una rete irrigua allo stato di 30 km, ma penso che il comune avrà logiche espansive anche utilizzando il gestore tecnico, ovvero Acqua Soil e questa acqua viene utilizzata in agricoltura. Allo stato la Regione con l'ultima legge di bilancio ha stanziato per gli impianti ad alta tecnologia (e dunque rientra questo tipo di impianto) una nuova frontiera che è quella del consumo umano dell'acqua. Sarei felice se questo potesse diventare un esempio, una “scuola di cultura” nel manipolare l'argomento dell'acqua, perché in fondo qui non si trattano residui di extra terresti, ma questa acqua parla di noi, la fognatura parla di noi. La depurazione, la sanificazione delle acque, il riutilizzo e anche la grande prospettiva del consumo umano non è altro che l'applicazione rigorosa della scienza e della vera vena ambientalista che è uno dei connotati di questa amministrazione regionale rappresentata per l'occasione da Michele Emiliano per il “battesimo laico” di questo lago che dice ancora una volta che l'ambiente c'è se sai stringere la mano alla scienza e non alla credulità e alle suggestioni».
Francesco Zaccaria: «Inauguriamo un'opera incredibile. Di solito la politica sconta la visione sul futuro. Con questa, invece, la politica ha dimostrato di guardare oltre l'immediatezza che di solito viene offerta alla nostra classe. Ringrazio tutti coloro che hanno permesso la realizzazione dell'impianto tra i più avanzati d'Europa. Penso si possa fare ancora di più tanto che il consigliere Amati mi ha confidato che ci sarà un ulteriore finanziamento per la sperimentazione sulla potabilizzazione».
di Redazione
08/07/2016 alle 20:31:59
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