ATTIVITà AMMINISTRATIVA
Il Comune di Fasano chiude la vertenza con la Vigeura
L'ente comunale, dopo un duro braccio di ferro, è riuscito ad avere la banca dati: saldate anche le fatture a favore della ditta
FASANO - Con il decisivo intervento del commissario straordinario Pasqua Erminia Cicoria si è finalemnte chiusa una delle più delicate vertenze in atto presso il Comune di Fasano relativa ai fornitori dell'ente comunale. Nelle scorse settimane, infatti, dopo un incontro fra i rappresentanti della Vigeura, il commissario Cicoria e i dirigenti comunali che avevano competenza sul caso, è stata appianata la diaspora insorta con la Vigeura, la ditta che ha gestito fino al 29 febbraio i parcheggi a pagamento e il noleggio dei servizi di rilevamento delle infrazioni degli automobilisti ai semafori, con la relativa emissione dei verbali sanzionatori. Il Comune di Fasano ha ottenuto dalla ditta leccese la banca dati dei verbali ancora in fase di emissione, impegnandosi a saldare il debito maturato per le prestazioni della Vigeura che ammontavano a circa 250mila euro. Per gli accesi rapporti venutisi a creare fra Comando dei Vigili Urbani e dirigenti della Vigeura, si era instaurata una situazione di stallo, che stava mettendo in difficoltà l'ufficio dei vigili urbani che non poteva più andare avanti nell'elaborazione dei verbali delle infrazioni rilevate.
Nel corso dell'incontro, la Vigeura ha riconsegnato questa banca dati, che si era rifiutata di mettere a disposizione del Comune al momento dell'interruzione dell'appalto e il Comune di Fasano, dopo aver verificato la congruità delle somme richieste dalla Vigeura, si è impegnato a saldare il suo debito pagando 120mila euro già entro il 30 aprile scorso e 70 mila euro entro il 30 giugno. Questa transazione, di fatto, ha estinto il contenzioso che si era aperto: il Comune, infatti, aveva fatto opposizione al decreto ingiuntivo proposto dalla Vigeura per il recupero del suo credito: la vertenza sarebbe stata discussa nelle aule del Tribunale il prossimo 1° luglio. Tutto è bene quel che finisce bene perché la cessazione dell'appalto in essere con la Vigeura non era stata proprio amichevole, considerato che da qualche tempo, a quanto si racconta, i rapporti tra il comandante dei vigili urbani Fernando Virgilio e il direttore della società leccese Vincenzo tarantino non erano proprio idilliaci. La situazione pare sia precipitata soprattutto nell'ultimo periodo, anche perché la ditta leccese forse si aspettava una proroga del servizio, in attesa della predisposizione di un nuovo bando di gara.
Di certo rimane il fatto che Virgilio ha comunicato alla Vigeura la cessazione del rapporto appena cinque giorni prima della scadenza del contratto, avvenuta il 1° marzo. Così nell'ufficio dei vigili urbani il 29 febbraio è avvenuto il passaggio delle consegne: la Vigeura ha ritirato le sue cose passando la gestione proprio ai vigili. Ma la cosa non è filata del tutto liscia. Onfatti pare che l'addetto della Vigeura, al momento del trasloco, abbia disttivato il portale di accesso alla gestione dei verbali in fase di elaborazione, mettendo così il comando dei vigili urbani nell'impossibilità di poter proseguire il lavoro di notifica dei verbali non ancora emessi. Pare ne sia scaturito un vivace scambio di "pepate" lettere, con reciproci scambi di accuse e rimpallo di responsabilità. Il nodo principale del contendere, comunque, era la banca dati elettronica: la Vigeura pare sostenesse che, non essendo stato stabilito nel contratto che questa banca dati divenisse di proprietà del Comune di Fasano, al termine dell'appalto, per la sua consegna pretendeva fosse stabilito un compenso da quantificare a parte.
Ma c'era un altro elemento che ha fatto salire la tensione in casa Vigeura: la ditta leccese che al momento della cassazione del contratto aveva maturato un credito nei confronti del Comune di 213mila euro voleva essere pagata. La diatriba pare sia salita molto di tono: alla Vigeura sarebbe stato anche rinfaciato da Virgilio di aver operato per parechio tempo godendo della benevolenza dell'ente comunale e di aver interrotto arbitrariamente un servizio con inspiegabili manomissioni, cosa che avrebbe sicuramente provocato una richiesta di risarcimento danni. La Vigeura, da parte sua, continuava a reclamare i quasi 250mila euro maturati nell'espletamento del servizio e non liquidati, evidenziando che nel corso del servizio prestato non gli era mai stata avanzata alcuna contestazione (caso molto simile a quello Tradeco, dunque). Nel frattempo la ditta leccese, visto che la situazione non si sbloccava, aveva anche proceduto all'emissione di un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento di quanto dovuto dal Comune. Alla fine della vicenda, per fortuna, il buonsenso ha prevalso: grazie al tavolo tra le parti convocato dal commissario straordinario, la diatriba è stata appianata, anche se il comandante dei vigili pare propendesse per mantenere la linea dura. Cosa che probabilmente avrebbe significato maggiori esborsi per il Comune considerato che quanto fatturato dalla Vigeura erano per lo più somme riferite a canoni maturati che non si capisce perché il Comune di Fasano non avrebbe dovuto pagare.
di Redazione
27/05/2016 alle 06:29:02
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