Nuove tecnologie sanitarie al servizio del territorio: se ne è parlato a Fasano

FASANO - E' calato il sipario sulla conferenza dei servizi dell'Asl di Brindisi, la prima divisa in quattro appuntamenti itineranti. L'atto conclusivo dei lavori si è tenuto venerdì scorso (20 maggio) a Masseria Pedali a Fasano: i tre precedenti, invece, si erano svolti a Brindisi, Mesagne e a Francavilla Fontana. Dopo aver parlato di ambiente a sostegno della prevenzione del territorio a Brindisi, di sociosanitario per l'integrazione del territorio a Mesagne, di domiciliarità per potenziare l'assistenza del territorio a Francavilla, l'ultimo appuntamento, quello di Fasano, ha avuto come tena centrale "Le tecnologie al servizio del territorio".

Presenti all'evento il direttore generale della Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone, il direttore generale della Asl Bat Ottavio Narracci e poi Donato Monopoli per l?Ordine dei Medici di Brindisi e il direttore generale della Asl di Foggia Vito Piazzolla che ha svolto anche il ruolo di moderatore. Tra gli interventi istituzionali spiccano quelli del direttore del distretto sociosanitario di Fasano Rosa Rosato, del direttore del dipartimento di diagnostica per immagini Grazia Angone, del direttore del servizio igiene pubblica e responsabile del centro screening aziendale Stefano Termite e del direttore del servizio 118 emergenza-urgenza Massimo Leone. 

Nella prima parte dell'incontro è stato approfondito il tema delle nuove tecnologie utilizzate nel campo della diagnostica per immagini, dello screening oncologico e del sistema informatico regionale denominato "Edotto", ormai a regime in tutti i servizi aziendali per uniformare e rendere efficienti le procedure di gestione. I quattro appuntamenti della conferenza dei servizi sono stati promossi per presentare alla cittadinanza lo stato dell'arte, i programmi e le strategie dell'azienda sanitaria brindisina, che si trova a un importante crocevia al passaggio del quale si decideranno le sorti della sanità locale dei prossimi dieci anni e più. 

Particolarmente interessante la presentazione della rete del servizio di emergenza-urgenza messa in campo dal 118, con centrale operativa a Fasano, che ha messo in evidenza la tempestività dell'intervento in presenza di situazioni di allerta: collegamento telematico tra centrale operativa del 118 e pronto soccorso degli ospedali, comunicazione veloce tra l'operatore e il cittadino per individuare il livello di gravità del caso; il pronto soccorso, a questo punto, viene avvisato dell'arrivo del paziente per consentire di organizzare per tempo il trattamento clinico del caso specifico. Questo sistema garantisce un'efficiente ed efficace modalità di intervento che assicura tempestività e maggiore sicurezza per il paziente. 

Tutti i temi affrontati durante i lavori hanno tenito conto delle difficoltà in cui versa il sistema sanitario pubblico, sottoposto a tagli continui e in affanno per la carenza di personale. Si pone quindi giusta attenzione all'innovazione tecnologica come strategia, cui va necessariamente associato un investimento in termini di risorse umane altamente qualificate. Inoltre gli addetti ai lavori ribadiscono l'importanza della prevenzione e dell'integrazione dei servizi territoriali per il superamento della visione ospedalocentrica. Il servizio sanitario, rispetto al passato, quindi, d'ora in poi, si configurerà come "presa in carico globale" del paziente passando da un piano di assistenza individuale a un vero e proprio progetto personalizzato che, soprattutto nei casi di disabilità più grave, non è limitato nel tempo ma attraversa l'intero percorso di vita diventando "progetto terapeutico di vita" che il medico deve elaborare per e con il paziente e la sua famiglia. Ora si deve dare la massima priorità all'implementazione dei nuovi servizi territoriali, nell'ottica dell'innovazione e della gestione oculata delle risorse ma pur sempre e soprattutto a garanzia del diritto alla salute del cittadino.