INIZIATIVA SCOLASTICA
Istituto 'Salvemini' di Fasano: il concorso 'Incipit' ha i suoi vincitori
La terza edizione dell'iniziativa letteraria riservata agli studenti dell'istituto fasanese si è conclusa con il successo di 3 giovanissime
FASANO - Si è svolto nella mattinata di ieri (19 maggio), nella sala Agape dell'Istituto Alberghiero di Fasano, l'atto conclusivo del concorso di scrittura creativa “Incipit” riservato agli studenti dell'istituto superiore “Gaetano Salvemini”, diretto dalla preside Rosanna Cirasino, di Fasano.
Giunto alla sua terza edizione, l'iniziativa, coordinata dalle docenti Angelica Brunetti e Angela Ranieri Dellino, ha coinvolto 98 studenti, che nel corso dell'anno scolastico hanno dato spazio alla loro creatività scrivendo un breve incipit letterario basandosi sul tema “Leggere la mia città”. Un'opportunità per esprimere il proprio mondo attraverso la scrittura e aprirlo ai propri insegnati e compagni di scuola. A decretare i vincitori del concorso una giuria composta dalla preside dell'istituto, da Angela Cardone gestore della Libreria “L'Approdo” a Locorotondo, dal preside Gennaro Boggia dell'Istituto Scolastico “Bianco – Pascoli” di Fasano e dal preside Martino Sgobba dell'Iiss “Majoran – Laterza” di Putignano.
È toccato alla docente Angela Ranieri spiegare il tema di quest'anno e sottolineare come sia stato un tema non generico ma basato sulla percezione personale dei partecipanti. Il dirigente Sgobba ha, invece, citando lo scrittore Italo Calvino, posto l'accento su come la città debba essere e debba diventare un posto dove trovare le proprie risposte senza doverle cercare per forza altrove. Ha successivamente spiegato i criteri di valutazione, ricercati sulle intenzioni segrete dei partecipanti, cercandole proprio all'interno dei testi.
Dopo i saluti iniziali spazio alla premiazione. I 3 testi premiati, con un buono d'acquisto in libreria e con il pagamento della tassa d'iscrizione per l'anno scolastico 2016-17, sono stati letti dagli stessi compagni di scuola, lasciando, così, almeno inizialmente, l'alone di mistero sui nomi dei vincitori, che hanno riconosciuto la propria vittoria attraverso le loro stesse parole. Il gradino più alto del podio è stato assegnato alla studentessa Miriana Amati della III C ITEC che ha trionfato con il testo “L'aria di primavera”. Seconda piazza per Grazia Pugliese della III D IPSEOA con “Mi chiamo Omar”. Terzo premio per Luana Ciaccia della III C ITEC, fresca vincitrice del “Young Leadership Program” che le permetterà di trascorrere tre settimane studio negli USA ad agosto, con il testo “Una piazza”.
I saluti conclusivi sono spettati alla preside dell'istituto che congratulandosi ancora una volta con tutti i 98 partecipanti ha sottolineato loro come la città debba essere una società civile nella quale non ci si debba lasciar trascinare da pseudo valori.
Qui di seguito i 3 testi vincitori del concorso:
1^ classificato : L'aria di primavera di Miriana Amati
L'aria di primavera era fresca. Emanava un profumo che avvertivo solo quando avevo la fortuna di giocare lì...saltellando da una pietra all'altra con l'innocenza e la spensieratezza di una bambina che non poteva essere più felice di così. In un angolo c'era mia nonna seduta su un vecchio secchio rosso girato a mo' di sedia, che mi guardava giocare, mi guardava essere felice davvero… Non c'era niente in quel posto, probabilmente niente di bello agli occhi di chi passava di lì e lo guardava. Eppure quel posto, ai miei occhi, aveva qualcosa di stupendo, di magico e trasudava perfezione in ogni sua imperfezione. Avevo sei o sette anni al massimo quando giocavo nel piccolo spiazzo davanti al vecchio trullo di mio nonno. Era tutto bellissimo. Poi nelle nostre vite tutto cambiò. Da giornate a colori a giornate nere. La vita non regala mai nulla. Come dà, così riprende.
2^classificato: Mi chiamo Omar di Grazia Pugliese
Mi chiamo Omar, ho 23 anni, sono appena arrivato in questo strano posto di cui non riesco nemmeno a pronunciare il nome a causa del mio accento americano. Qui tutto è diverso, ci sono grandi distese di prati, la terra non è grigia come il fumo, ma marrone come gli occhi di papà. Il profumo del mare inebria la mia mente e il mio cuore, spingendomi a fotografare anche il più sciocco soggetto. Per non parlare del sole...Quando alzo gli occhi è di un giallo indescrivibile, quasi magico, non come quello dei fiori, o quello delle altre città...ha qualcosa di speciale. Probabilmente è il posto giusto...finalmente. Questa è solo l'undicesima città dell'elenco che mi ha lasciato la mamma. Non so se la troverò mai, in ogni caso continuerò a viaggiare.
3^classificato: Una Piazza di Luana Ciaccia
Una piazza è un luogo che parla molto più di quello che sembra. Per molti è la parte più bella della città, per altri semplicemente un luogo di ritrovo. Un luogo dove la gente si incontra per raccontare le proprie vite e commentare quelle degli altri, uno spazio di passaggio, fulcro della vita politica e amministrativa. Fino ad oggi pensavo solo questo di Piazza Ciaia, la pensavo semplicemente una piazza. Poi un giorno ho cominciato a guardarla con occhi diversi. Ho colto il fascino della complessità di questo luogo. Tranquilla e silenziosa di giorno, vivace e allegra nel pomeriggio, caotica e colma di gente in tarda serata. Quest'area, apparentemente squadrata e definita, ha cominciato ad assumere tanti volti e a misurarsi con le varie sfaccettature dell'umano e della storia.
di Donato Miccoli
20/05/2016 alle 04:44:41
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela