ANNOSO PROBLEMA
Torre Canne invasa dalla alghe e a rischio c'è anche il porto
Le violente mareggiate di questi ultimi giorni hanno riproposto il problema sul litorale ma preoccupa anche la situazione del porticciolo frazionale
Il porto di Torre Canne pieno di alghe
TORRE CANNE DI FASANO – Torna il vento forte e, di conseguenza, sulla costa fasanese scatta di nuovo l'allarme alghe. Da ieri mattina (mercoledì 18 luglio), le zone del porto di Torre Canne e di Savelletri sono invase da tonnellate di materiale trasportate dalla furia del mare. E ancora una volta si ripropone il solito tormentone: chi si occuperà della rimozione e, soprattutto, quando? La tipologia delle alghe giunte a riva in queste ore è diversa da quella di alcune settimane fa: questa alga è molto più imponente e, soprattutto, emana un forte odore, sgradevole. Qualcuno teme che possa trattarsi di alghe tossiche. E ora si va incontro al fine settimana, che secondo le previsioni meteorologiche sarà piuttosto caldo. Oltre al cattivissimo odore che le alghe emaneranno col passare delle ore, si prevede l'arrivo in zona di migliaia di turisti.
Se queste alghe non saranno raccolte nel giro di pochissimo tempo, che immagine darà il comune di Fasano a coloro che giungeranno nel territorio tra Torre Canne e Savelletri, riconosciuto per il secondo anno consecutivo Bandiera Blu? Si tratta questo del periodo con maggiori presenze di turisti nel territorio fasanese: urge correre immediatamente ai ripari affinché l'immagine delle località costiere venga salvaguardata per il futuro.
Ma il vento di burrasca di questi giorni non ha riproposto solo la problematica delle invasione di alghe, ma anche e soprattutto la sicurezza nel porto di Torre Canne. Una problematica ormai nota a tutti e piuttosto datata. Ma nessun provvedimento è stato finora preso. Il vento di tramontana, con mare da grecale, ha creato ieri notevolissimi disagi a tutta la zona. Chi ha in gestione il porto è stato costretto a tirare fuori dal mare la maggior parte delle imbarcazioni per evitare che queste potessero finire sott'acqua. E non è la prima volta che si verifica una situazione del genere, con grave ripercussione economica per l'intero indotto. «Siamo stanchi di questo – affermano i pescatori di Torre Canne –. Non è possibile che il Comune di Fasano non provveda a realizzare l'allungamento del braccio del porto. Per tutti i soldi che vengono spesi volta per volta per pulire le spiagge dalle alghe, l'Amministrazione comunale avrebbe potuto realizzare chilometri e chilometri di barriere frangiflutti. Basterebbe una barriera di appena cento metri, se non meno, per risolvere la problematica, ma a Palazzo di Città non ci ascoltano. Eppure paghiamo le tasse come tutti i comuni mortali e chiediamo solo un nostro diritto: dal mare noi viviamo».
Chi è esasperato è il gestore del tratto portuale di Torre Canne. «Quando si verificano queste mareggiate – afferma Rocco Cofano – vivo col patema d'animo. Ho rischiato più volte la vita per salvare le barche da sicuri affondamenti. L'Amministrazione comunale non capisce che questo è un problema serio, anche economico per la nostra zona. Ogni anno perdiamo alcuni diportisti diretti in altre città perché non si sentono sicuri nel nostro porto. Nessuno ci ascolta e ogni estate il problema si ripropone puntualmente».
di Redazione
19/07/2012 alle 00:13:36
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